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Pescara, 24/07/2024
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Data: 13/11/2017
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Nuova pescara: Cantagallo-shock «Sia capoluogo di Regione, coraggio D'Alfonso». Il sindaco Biondi: «Farneticazioni di chi cerca la perduta notorietà». Rapino: «Posizione personale, il Pd regionale non la pensa cosi»

MONTESILVANO - “Se sarà Nuova Pescara, sia capoluogo di regione”.

Questa la dichiarazione-shock in una nota del segretario del Partito democratico di Montesilvano (Pescara), Enzo Cantagallo, ex sindaco della città costiera.

Il riferimento è alla proposta di legge per unire i Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, sostenuta da un referendum popolare con ampio consenso e al vaglio del Consiglio regionale.

“La Nuova Pescara non potrà prescindere dal ruolo di capoluogo di regione - dice Cantagallo rivolgendosi al governatore, Luciano D’Alfonso - Se s'istituirà questa grande città, di circa 200mila abitanti, dovrà essere il motore dell'economia, del turismo e della crescita imprenditoriale per garantire un reale sviluppo”.

Interpellato da questo giornale attraverso l'ufficio stampa, D'Alfonso non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Tra le reazioni quelle del sindaco aquilano, Pierluigi Biondi, che parla di "farneticazioni di chi cerca la notorietà perduta" mentre il segretario regionale dei dem, Marco Rapino, fa un importante distinguo parlando di "posizione personale, per il Pd regionale il capoluogo è e resta L'Aquila".

Cantagallo è stato coinvolto qualche anno fa nell’inchiesta “Ciclone” su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Montesilvano (Pescara), finendo assolto in Appello dalle accuse di associazione per delinquere e abuso d’ufficio e prescritto per corruzione e calunnia.

LA NOTA COMPLETA

Le prossime settimane saranno decisive per l'approvazione della legge regionale n° 206, conosciuta meglio come “Costruzione della Nuova Pescara”.

Il Consiglio regionale sarà chiamato a svolgere un lavoro non facile, di grande responsabilità e coraggio. Approverà una legge che con un colpo di spugna cancellerà la storia di Montesilvano e Spoltore, lasciando ai posteri la valutazione sulla nuova città nascente che andrà nel tempo ad amalgamarsi con risultati ancora tutti da scoprire.

Ribadendo che sarebbe una follia attuare questo processo in tempi così brevi, meno di un anno effettivo, sottolineo il rischio di un salto nel buio senza percorrere insieme la necessaria fase di fidanzamento, dove si dovranno affrontare questioni vitali per il futuro della nuova città.

Penso a vari aspetti. Quello finanziario, che con Pescara in predissesto necessita sicuramente di un intervento del legislatore nazionale, penso all'esigenza di una nuova governance per la gestione dei rifiuti, l'unificazione del servizio di Polizia Municipale come quella dei Servizi sociali, da offrire alle persone in difficoltà. Tutti temi da non trascurare per la costituzione di una nuova ambiziosa realtà.

Questo è l'appello che lancio al presidente D'Alfonso e a tutti i consiglieri regionali.

La Nuova Pescara non potrà prescindere dal ruolo di capoluogo di regione. Se s'istituirà questa grande città, di circa 200mila abitanti, dovrà essere il motore dell'economia, del turismo e della crescita imprenditoriale per garantire un reale sviluppo.

Dovrà quindi avere anche tutti gli strumenti necessari, che solo i capoluoghi hanno, per recitare un ruolo da protagonista nei tavoli importanti dove si dividono ingenti risorse, per cambiare volto e prospettiva alla nostra nascitura città.

So bene che ci vuole coraggio, ma questo non manca al presidente D'Alfonso, e voglio appellarmi anche ai consiglieri regionali, soprattutto quelli eletti nella provincia di Pescara.

Questo è il momento decisivo: facciamo la storia vera per il futuro dell'Abruzzo, e sarà fondamentale approvare la legge già con la Nuova Pescara capoluogo di regione.

LE REAZIONI
BIONDI: ''FARNETICAZIONI DI CHI CERCA LA PERDUTA NOTORIETA'''

"Farneticazione da un soggetto in cerca della perduta notorietà".

Questa la replica 'a caldo' del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, al segretario del Partito democratico di Montesilvano (Pescara), Enzo Cantagallo, che in una nota ha proposto che la Nuova Pescara (frutto dell'unione dei comuni di Pescara, Spoltore e appunto Montesilvano) diventi capoluogo di Regione.

"Cantagallo non si vedeva da tempo e, francamente, vista l'uscita improvvida, non se ne sentiva neanche la mancanza", conclude Biondi. (alb.or.)

RAPINO: ''POSIZIONE PERSONALE, IL PD REGIONALE NON LA PENSA COSI'''

"Quella di Cantagallo credo sia una sua posizione personale, io non la penso così. Il capoluogo di Regione è L'Aquila e resta L'Aquila".

Così il segretario regionale del Partito democratico, Marco Rapino, interpellato da AbruzzoWeb, commenta la presa di posizione del segretario comunale di Montesilvano (Pescara) dei dem, Enzo Cantagallo, per il quale una volta portata a termine la fusione dei Comuni di Pescara, Spoltore e appunto Montesilvano, la Nuova Pescara dovrà essere il capoluogo.

"È il suo punto di vista personale, credo che non l'abbia neanche discusso nel partito - aggiunge Rapino - Nel Pd regionale non si è discusso e non la pensiamo così", conclude. (alb.or.)

SILVERI: ''SOSPETTO UNITA' DI INTENTI, ALBANO SI DISSOCI''

“C’era da aspettarsi che tra i sessantottini in ritardo che popolano il Partito democratico ci fossero pure quelli rimasti al ‘71, anno dei Moti per il Capoluogo: persone che vogliono fare a gara a chi ce l’ha più grosso, il Comune, per giustificare pretese amministrative che non hanno fondamento alcuno”.

Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Roberto Junior Silveri, commenta in una nota dopo la presa di posizione del segretario comunale del Partito democratico di Montesilvano (Pescara) che ha richiesto il titolo di capoluogo di Regione per la Nuova Pescara che nascerà dall’unione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore.

“Il problema è che questi vanveratori di baggianate ricoprono ruoli di peso nel partito al governo della regione, e dunque ci rendono lecito sospettare un’unità di intenti con la stessa amministrazione regionale a cui fanno appello - prosegue Silveri - Intanto, chiedo al segretario aquilano del Partito democratico L’Aquila, così pronto a chiedere all’amministrazione prese di posizione su questioni assolutamente estranee a essa, una risposta al suo collega, auspicandoci pure un fronte compatto da parte degli aquilani”.

Silveri chiede anche “ai vertici regionali se è il caso che a un personaggio del genere venga concesso di parlare a nome del partito”.

“Per ultimo chiedo allo stesso Cantagallo se l’aprire la bocca per fare una dichiarazione così baggiana ha almeno permesso l’arieggiarsi del suo fumante cervello - conclude - Perché se così non fosse ci auguriamo che si rinfreschi presto a dovere le idee. #CantagalloStaiSereno”.

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