CAMPLI Campli va veloce. E internet non sarà più quello a pochi mega che sfinisce tutti, utenti e soprattutto gli operatori economici. Il presidente del consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, ieri mattina nella cittadina farnese, ha inaugurato il cantiere per i lavori della banda ultra larga, primo tra i piccoli comuni italiani cosiddetti a fallimento di mercato. Ha assicurato che questo tipo di servizio dovrà essere universale: «Lo devono avere tutti gli Italiani, una condizione del vivere contemporaneo così come sono state nel secolo scorso l'elettricità, le strade o la tv». Fornisce quasi in tempo reale i dati Istat (ottenuti solo mezz'ora fa) alla platea fatta sistemare sotto un gazebo nella piazza principale, che stabiliscono un 1,8% di aumento tendenziale del Pil. Il premier gongola abbozzando un mezzo sorriso e ribadisce come solo pochi mesi fa la cifra si fosse attestata allo 0,8%: «Siamo diventati campioni mondiali di salto in alto, questo perché il sistema Italia si è messo in moto». Dice di voler partire da Campli, visita dal valore simbolico perché rientra nel cratere ma soprattutto perché «si vuole ripristinare l'antico, tra cui le bellezze del luogo, e dare un messaggio che il Paese è vicino alla popolazioni colpite dal terremoto». Gentiloni assume l'impegno di azzerare il digital divide: «No alle élite digitali e alle masse dei lavoratori scollegate che non possono accedere ad internet veloce, in questo modo gli Italiani saranno sempre più uguali». Ricorda i sette miliardi di investimento e annuncia che la fibra, (a Campli il progetto della banda ultra larga sarà curato da Open Fiber), porterà lavoro per 10 mila persone. Teme che, come capita spesso, «la burocrazia rallenti questa cosa meravigliosa sicché i lavori dovranno essere seguiti passo passo, anche perché l'investimento sul territorio nazionale è di 7 miliardi di euro». Il tempo di ricordare anche le tradizioni gastronomiche che, sotto il ticchettio monotono dell'incessante pioggia sulla tensostruttura, Gentiloni lascia tutti per tornare a Roma, se non prima di regalare un caloroso saluto al sindaco di Campli, Pietro Quaresimale. Il quale nel suo breve intervento ha ricordato come la cittadina avesse bisogno di questo scarto telematico: «Qui si è inaugurato il primo cantiere in Italia per la fibra ottica, una buona risposta ai nostri 600 sfollati del sisma e ai 120 della frana». Il governatore D'Alfonso parla di «un risultato eccezionale che sacralizza un metodo di collaborazione e rispolvera la sua bella agenda che riguarda la copertura della banda larga in Abruzzo che si è attivata anche nelle zone industriali (vedi Atessa): «Ventotto comuni ne sono forniti, 18 in corso, 10 quasi, più altri 240 con i progetti finiti per una spesa di 133 milioni di euro». Ripete che la fibra è un'infrastruttura strategica che cambierà i connotati territoriali: «In Francia ci sono 36 comuni con zero residenti ma che producono Pil» questo appunto per la banda ultra larga. Che si produca Pil d'accordo anche l'Ad di Open Fiber, Tommaso Pompei, che mostra per l'Italia più ambizione delle stesse guidelines europee che hanno stabilito di coprire il 50% del territorio.