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Pescara, 24/07/2024
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Data: 15/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Pescara capoluogo» È scontro nel Pd. Crescono i malumori dopo la proposta avanzata da Cantagallo e Cuzzi. Albano chiede la testa dei pescaresi. Lolli, Pietrucci e Pezzopane all'attacco

L'AQUILA C'è chi parla di disegno campanilista, chi "lancia in resta" si affretta a chiedere le dimissioni dei due colleghi di partito "sponsor ufficiali" di Pescara capoluogo di regione e chi sollecita l'avvio di un confronto interno. La proposta dell'ex sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo, rilanciata poche ore dopo dal compagno di partito e assessore del Comune di Pescara Giacomo Cuzzi, ha riaperto una vecchia ferita e ha acceso lo scontro in casa Pd dove ora siamo al "tutti contro tutti". Una sortita «ridicola e anti-storica» per qualcuno, mentre il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, ieri in visita istituzionale a Pizzoli e Cagnano Amiterno, bacchetta senza mezzi termini i due esponenti del Pd, bollando le loro parole come il possibile frutto di una «reazione alcolica». Poi l'invito «a studiare per poter comprendere meglio le cose e avere gli strumenti per valutare il peso di una città non solo dal punto di vista demografico». Si dice «interdetta dalle espressioni contro la storia e contro la legge» la senatrice Stefania Pezzopane. «Sono membro dell'assemblea, della direzione nazionale e dell'esecutivo del Pd e posso dire che non solo i vertici Dem sono estranei a questa discussione, ma che ogni volta che a Roma parliamo come Pd dell'Aquila e dell'Abruzzo lo facciamo solo per portare nuove risorse e per affrontare tutti i problemi di una regione terremotata che va rilanciata. Riaprire questo sterile dibattito alla vigilia di difficili elezioni», dice la Pezzopane, «è un azzardo indegno del Pd. Per questo mi auguro uno stop alle polemiche, altrimenti auspico un intervento dei vertici del nostro partito».Per il segretario aquilano del Pd, Stefano Albano, Cantagallo e Cuzzi «sono personaggi in cerca d'autore. Siamo stufi», aggiunge, «di questo approccio alla politica, improntato alla ricerca di visibilità mediatica con prese di posizione personali giocate sulle pelle degli abruzzesi. A questo proposito chiediamo le dimissioni di Cantagallo e di Cuzzi dal Pd che, lungi dal rinfocolare le sterili polemiche di campanile, è al lavoro per lo sviluppo di tutta la regione».«Il chiarimento riguardo alle parole di Cantagallo e Cuzzi, di cui siamo pronti a chiedere le immediate dimissioni dal partito, lo ha dato la storia e così sarà per sempre», affermano Pierpaolo Pietrucci e Sandro Mariani, il primo presidente della commissione territorio e l'altro capogruppo del Pd alla Regione. «Il capoluogo d'Abruzzo è L'Aquila e questa è ovviamente anche la posizione del nostro gruppo in consiglio regionale».Di diverso avviso il parlamentare Antonio Castricone, secondo cui «le dichiarazioni di Pietrucci e Albano malcelano un'aggressività inspiegabile quanto inutile. Non ci sono dimissioni da richiedere né da rassegnare. Sarebbe più utile che al segretario regionale chiedessero un incontro per discutere su alcune delle giuste questioni che pongono, a cominciare dal destino delle aree interne, perché le cose sono drammaticamente diverse da come vengono rappresentate».«Gravissime e scellerate», per il vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli, «le affermazioni dei signori Cantagallo e Cuzzi. Penso che questa iniziativa sia mossa contro il presidente D'Alfonso per compromettere ilpercorso legislativo della "Grande Pescara". Il capoluogo della regione è e resta L'Aquila. Affermazioni diverse sono un monumentale errore politico frutto della leggerezza e della mancata conoscenza della storia abruzzese». Sulla questione interviene anche Articolo Uno-Mdp, secondo cui «a prescindere dalle esternazioni "sotto accusa" non si può essere così miopi da ritenere che la nascita delle Grande Pescara sia vicenda che riguarda solo la costa e che non possa avere conseguenze sul futuro della regione».


PESCASSEROLITrasporti scolasticiSummit in Regionenn In relazione al grave disagio determinatosi a Pescasseroli per il servizio di trasporto pubblico e in particolare per il trasporto scolastico, che ha portato alla manifestazione di protesta di lunedì, ad Avezzano, degli studenti, delle loro famiglie e delle amministrazioni locali, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ha invitato i vertici di Tua a un incontro urgente da tenersi oggi alle 12,30 all'Aquila negli uffici del Consiglio alla presenza di una delegazione di amministratori locali. L'obiettivo della riunione è di individuare le più adeguate soluzioni per l'efficienza del servizio di trasporto pubblico e la possibilità di includere l'area dell'Alto Sangro e di altri comuni montani abruzzesi. «Auspico», dichiara il presidente del consiglio regionale, «che tra gli attori istituzionali interessati si trovino tutte le soluzioni più idonee a sostenere l'area interna dell'Alto Sangro e del Parco nazionale, soprattutto per gli studenti che vanno assolutamente sostenuti nel loro percorso di formazione»

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