Dal primo novembre aveva lasciato il Comando regionale dell'Umbria dei Carabinieri forestali, con i gradi di generale di Brigada, per intraprendere una nuova vita professionale in veste di direttore esecutivo Ambiente e sostenibilità della Total con autorità per tutte le attività italiane del gruppo petrolifero. Incarico che Guido Conti, sulmonese, aveva assunto con entusiasmo dopo una carriera militare ricca di soddisfazioni nella Forestale e poi con la divisa dei Carabinieri. Ieri sera la notizia più tremenda, anticipata da voci che si sperava fossero senza fondamento. Purtroppo così non è stato: Guido Conti è morto. Aveva 58 anni e a Pescara era ed è conosciutissimo per aver guidato il Comando provinciale della Forestale, dopo aver svolto analoghi incarichi in altre località abruzzesi.
Scarni i dettagli della tragedia. Guido Conti sarebbe morto con un colpo di pistola alla tempia destra. E' stato ritrovato ieri sera sulla provinciale Morronese, strada che collega Sulmona a Pacentro e che da quattro anni è chiusa per una frana. Non un posto qualsiasi: per arrivare in quel punto, a bordo della sua Smart, Conti ha dovuto superare barriere di cemento messe apposta per impedire il transito. Il suo corpo era a terra sul ciglio di una strada in coincidenza con una curva, a pochi passi dalla vettura.
In base a quanto ricostruito, Guido Conti era uscito ieri mattina alle 10 dalla sua abitazione di Sulmona. Non vi ha fatto più ritorno. Preoccupata della lunga assenza e dall'impossibilità di contattarlo al telefono che era spento, è stata la sorella Silvia, dirigente della Polstrada a Pescara, a dare l'allarme e ad avviare le ricerche. Ricerche che si sono concluse ieri nel modo più doloroso per la famiglia, per gli amici e per i colleghi. L'ipotesi del suicidio è quella prevalente e c'è un dettaglio a supportarla: Conti aveva cancellato il suo profilo Facebook dove aveva moltissime amicizie. Ma ci sono altri aspetti che lasciano increduli, primo fra tutti, come detto, il grande entusiasmo con cui aveva assunto il nuovo incarico alla Total, che aveva annunciato l'11 ottobre proprio su Facebook. A Pescara si ricordano le sue inchieste sulla megadiscarica di Bussi, sulla strada Mare-monti, sul G8 all'Aquila. Portano la sua firma indagini sui fiumi alla diossina i sequestri dei ripetitori delle tivù in Abruzzo per superamento dei limiti di elettrosmog. A Terni in Umbria l'inchiesta sulla truffa alla Thyssenkrupp di Terni ha determinato decine di arresti e avvisi di garanzia e sui traffici di rifiuti che ha coinvolto quasi 300 persone.