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Data: 18/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Cantieri post-sisma - «Saremo vicini ai sindaci». La sottosegretaria De Micheli: procedure più rapide anche per ricostruire le scuole

L'AQUILA«Nessuno lascerà soli i sindaci, il governo c'è e non ha mai smesso di dedicare il massimo della sua attenzione alla ricostruzione, sia del 2009 sia a quella del terremoto più recente». Non si è fatta tirare per la giacchetta nemmeno per un istante la sottosegretaria all'Economia con delega alla ricostruzione del cratere 2009 e commissaria straordinaria per il cratere più recente, Paola De Micheli. Dopo una riunione lampo sui temi del post-sisma con il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli e con la senatrice del Pd, Stefania Pezzopane, all'hotel del Castello, la sottosegretaria ha risposto sull'abolizione degli Uffici territoriali del cratere, con il piglio di chi si vuole togliere subito un sassolino dalla scarpa, mettendo la parola fine a un certo malcontento dei sindaci sulla decisione del Governo di abolire gli Utr, uno in ogni area omogenea e costituiti nel 2012 per gestire le pratiche post-terremoto. Sottosegretaria De Micheli, che cosa comporta sulla ricostruzione la fine degli Utr?«Vorrei intanto premettere una cosa: credo che l'emendamento sia stato letto male da chi protesta. Non più di due mesi fa sono stati fatti più tavoli per condividere questo provvedimento e qualcuno che ora dice di essere contrario aveva condiviso l'esigenza di organizzare in modo più efficiente l'Ufficio della ricostruzione dei comuni aquilani. Ed è ciò che abbiamo fatto».Cosa dice ai sindaci pronti ad attuare qualsiasi forma di protesta contro questa decisione?«Nel decreto ci sono tutte le risorse chieste dai sindaci dell'Aquila e del cratere; ci sono tutte le proroghe per il personale precario; c'è la conferma per il personale a tempo indeterminato sul quale, tra l'altro, stiamo cercando di costruire un percorso di qui al 2023 per poter dare una prospettiva professionale all'interno della pubblica amministrazione. Poi ci sono altre cose, come la puntualizzazione delle norme sui sotto-servizi del cratere, molto voluta dai sindaci, e quelle che puntualizzano la ricostruzione privata, perché stanno arrivando casi speciali e specifici. E tra tutte queste novità c'è anche la decisione di abolire gli Utr, nel contempo rafforzando l'Ufficio speciale per la ricostruzione, a Fossa». Cambierà il modello organizzativo post-sisma?«Dev'essere chiaro che la governance della ricostruzione non viene toccata dall'emendamento, anzi se dovesse emergere l'esigenza di rafforzare quel modello collaborativo tra istituzioni, siamo disponibili a farlo. Sul tema degli Utr proprio i sindaci più di un anno e mezzo fa - tra l'altro alcuni di quelli che hanno firmato il documento di protesta - mi segnalarono problemi. In questo tempo abbiamo provato a risolverli e non ci siamo riusciti. Pertanto, per dare garanzia che la ricostruzione sia efficace ed efficiente fino all'ultimo giorno, abbiamo deciso di rafforzare il modello della ricostruzione. Condividendolo con la stragrande maggioranza dei sindaci, perché è da settembre che parliamo dell'esigenza di spostare persone dagli Utr comunali agli uffici di Fossa. Non c'è nulla di scandaloso: semplicemente i modelli organizzativi, a mano a mano che le ricostruzioni evolvono, si devono adeguare».Incontrerà i sindaci che chiedono un confronto?«Incontrerò i sindaci preoccupati, come ho sempre fatto da quando seguo la ricostruzione. Loro sanno che io sono la persona più disponibile del mondo».Rispetto alla ricostruzione pubblica, che cosa mette in campo il governo? «Il tema ricostruzione pubblica è complesso, ho visto i sindaci determinati ad andare avanti. Noi abbiamo introdotto la norma sulle scuole che potrebbe essere un'opportunità aggiuntiva e non sostitutiva per fare ricostruzione pubblica in modo più spedito».

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