TERAMO Don Emmanuel Mugiraneza è il giovane vice parroco della cattedrale di Teramo. Africano, del Ruanda, studia Teologia spirituale alla Pontificia università "Teresianum" di Roma. Per questo fa la spola fra Teramo e Roma. Mercoledì pomeriggio, durante un viaggio di ritorno in autobus, sarebbe stato vittima di un episodio di razzismo da parte di un dipendente della Tua, l'azienda pubblica abruzzese di trasporti. Lo stesso don Emmanuel ha scritto alla società una nota di protesta nella quale riferisce che, al momento di salire sul bus alla stazione Tiburtina, l'assistente dell'autista gli avrebbe detto: "Noi non portiamo i neri". «Pensavo fosse uno scherzo», scrive il sacerdote. E invece, continua, al momento di scendere a Teramo lo stesso controllore gli avrebbe detto: "Brutto negro". Don Emmanuel, pertanto, chiede di «richiamare all'ordine» il dipendente invocando «un po' di rispetto». Da Tua è arrivata una tempestiva risposta in cui l'azienda manifesta «sorpresa, preoccupazione e profondo imbarazzo», si scusa e annuncia «gli approfondimenti e interventi che la gravità del caso richiede».L'episodio è stato raccontato al Centro da Luciano Verdone, noto docente teramano, che scrive in una nota: «Don Emmanuel ha reagito, in entrambi i casi, con la dignità del silenzio delle persone superiori ma è tornato in città con tanta amarezza nel cuore, confidando: "La gente sta cambiando". Sì è vero, caro don Emmanuel, la gente sta cambiando. Persino in una regione proverbialmente umana ed accogliente come l'Abruzzo. Queste cose da noi, prima, non succedevano. Nei villaggi sperduti della montagna abruzzese vivono gruppi di africani, ben integrati con la nostra gente ed in relazione cordiale con gli abruzzesi. Inoltre, basta guardare l'Annuario della diocesi di Teramo - Atri, per rendersi conto che, ormai, il clero di colore ha un numero quasi equivalente a quello europeo. Mio caro fattorino, ti sei accorto di trovarti in Abruzzo?».