CHIETI Nuovo sciopero della Panoramica. Il servizio di trasporto pubblico urbano si ferma nella mattinata di lunedì 27, dalle ore 9 alle 12. È il terzo sciopero di autisti, personale d'ufficio e addetti alle officine della Panoramica per il problema dei tempi di percorrenza. Soprattutto per quanto riguarda alcune linee, le tabelle di marcia imposte agli autisti sarebbero troppo difficili da rispettare. I sindacati hanno chiesto di adeguarli alla città che è mutata nel corso degli anni, ma le richieste sono cadute nel vuoto. Per questo motivo Maurizio Di Martino della Filt Cgil, Domenico Di Fabrizio della Fit Cisl, Giuseppe Lupo della Ugl e Maurizio Pasqualone della Faisa Cisal hanno deciso di dichiarare nuovamente sciopero. La prima giornata di protesta si era tenuta l'8 agosto scorso, la seconda il 22 settembre. «Le organizzazioni sindacali da anni», scrivono nel verbale di convocazione dello sciopero, «in diverse riunioni hanno informato verbalmente la Società delle gravi criticità inerenti i tempi di percorrenza. Il primo aprile scorso vi è stata una riunione al Comune, l'amministrazione comunale e l'azienda si erano impegnate a verificare in maniera congiunta i tempi di percorrenza. Verifiche iniziate ma non ultimate». Nel verbale si ricordano anche gli altri problemi del trasporto pubblico locale: dall'azienda che ha ignorato la richiesta di revisione dei turni estivi, alle fermate posizionate a ridosso di curve o in pieno incrocio, al caso della linea 6 costretta a fare inversione di marcia nel mezzo di un incrocio, al capolinea di largo Cavallerizza giudicato inadeguato, al fatto, infine, che l'assessore comunale alla viabilità Mario Colantonio si sarebbe impegnato a mettere in sicurezza l'incrocio di Colle Rotondo, per il quale invece non è stato fatto nulla. Ai vecchi problemi si è aggiunta anche la revisione delle corse voluta dal Comune. I nuovi percorsi, che entreranno in vigore proprio il giorno dello sciopero, non piacciono agli autisti. Anche perché saltano diversi turni e potrebbero saltare anche posti di lavoro. «Nessuna città ha fatto questi tagli», dice Lupo della Ugl, «la città sta morendo e, con azioni come queste, il Comune le sta dando una mano», conclude in polemica il sindacalista.