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Data: 19/11/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Crac Atac - Atac, l'anno nero dei bus: un milione di corse saltate. Fuoco e paura sull'Aurelia

Quasi 12 milioni di chilometri persi rispetto a quelli programmati: un milione e 160mila corse saltate, in buona parte per guasto alle vetture. Intere linee bloccate per bus e tram fermi nei depositi perché rotti oppure costretti a fermarsi per incidenti di percorso. L'ultimo ieri in via di villa Alberici, nei pressi dell'Aurelia, non lontano dalle Mura Vaticane, dove il 46 è andato a fuoco e solo grazie alla prontezza di riflessi dell'autista nessuno tra i passeggeri è rimasto ferito. Numeri e cronaca del servizio di superficie dell'Atac, la più grande azienda di trasporti del Belpaese già alle prese con un percorso di risanamento dei conti disastrati (con 1,3 miliardi di debito sulle spalle) e per questo sottoposta alle procedure di concordato preventivo.
La cronaca. Ieri, attorno a mezzogiorno. Il 46 è in transito vicino all'Aurelia. L'autista si rende conto che le fiamme hanno avvolto la parte posteriore del mezzo. Si ferma. Scende. Fa scendere i passeggeri. Chiama polizia e vigili del fuoco. Sono attimi di paura e concitazione. Il fuoco si alza: la facciata di un palazzo resta annerita. Le fiamme minacciano di estendersi agli appartamenti del primo piano e danneggiano anche alcune auto in sosta e la saracinesca di un negozio. Un fitta e nera nuvola di fumo si alza nel cielo, visibile a chilometri di distanza.
LE CONSEGUENZE Per fortuna nessuno rimane ferito e i pompieri mettono in sicurezza la zona. È il sedicesimo autobus distrutto da un incendio dall'inizio dell'anno. L'ultimo era bruciato a fine ottobre nei pressi della stazione Termini. Le fiamme sarebbero divampate dal vano motore, probabilmente per un guasto. Sarà l'indagine interna subito fatta scattare dallAtac ad accertate le cause dell'incidente. Ma è solo l'ultimo caso che, dall'inizio dell'anno, funesta il servizio di trasporto pubblico della capitale.
IL RAPPORTOE a raccontarlo sono i numeri. Il report mensile dell'azienda sul confronto tra servizio programmato e servizio reso dice che nel 2017 - da gennaio a tutto ottobre - bus, tram e filobus hanno macinato il 14,3% di chilometri in meno di quelli previsti: 71,5 milioni invece di 83,5. I mesi peggiori sono stati luglio e agosto - il periodo in cui si iniziava a ragionare sull'ipotesi di avviare il concordato preventivo - quando i mezzi di superficie hanno bruciato rispettivamente 1,5 e 1,7 milioni di chilometri.
Il raffronto i primi dieci mesi del 2017 con quelli dello scorso anno è poco lusinghiero: 3,2 milioni di chilometri coperti in meno. In tutto il 2016 erano saltati 10,5 milioni di chilometri di percorsi, pari a - come da relazione della Ragioneria generale del Campidoglio - a 1.023.497 di corse soppresse. Fino a tutto ottobre i chilometri persi erano stati 8,4 milioni, ossia circa 815mila corse mai effettuate. Nel periodo gennaio-ottobre 2017, invece, i chilometri di servizio perso sono già quasi 12 milioni, le corse saltate un milione 159mila e rotti: circa 340mila in più dell'anno scorso. Freddi numeri che, tradotti, raccontano di infinite (se non inutili) attese alle fermate, linee che restano inservibili anche per intere giornate.
Ma se quello che si sta chiudendo sembra, numeri alla mano, un vero e proprio anno nero per gli autobus della capitale, gli ultimissimi dati sembrano dare conto di una timida inversione di tendenza. Nel bimestre settembre-ottobre infatti, autobus, tram e filobus dell'azienda hanno coperto 545.181 chilometri in più dello stesso periodo dell'anno precedente.

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