Il Comune dell’Aquila, già nel 2008, aveva intrapreso la redazione del Piano urbano della mobilità (Pum) la cui bozza fu illustrata in consiglio comunale. Alla luce degli stravolgimenti dovuti al sisma del 2009, la vecchia giunta guidata da Massimo Cialente, fu costretta, nel 2012, a un aggiornamento per definire uno scenario di assetto infrastrutturale e organizzativo del sistema della mobilità in grado di cogliere una serie di obiettivi: accompagnare il processo della ricostruzione garantendo una capacità di adattamento alle esigenze di mobilità di persone; costituire un fattore di coesione territoriale e inclusione sociale in una città in cui l’evento sismico ha esasperato la struttura multipolare di residenze e servizi; ridurre congestione, inquinamento, incidenti e fermare l’accelerazione del degrado del patrimonio infrastrutturale. Oltre a dover tener presente le nuove dinamiche provocate dalla presenza del Progetto case.
NUOVO PIANO. Nel nuovo piano urbano, sono state inserite le frazioni, che non erano presenti nel Pum approvato nel 2012. Inoltre è contemplata la mobilità elettrica, laddove nel precedente Piano si parlava solo di mobilità ciclabile. Altro elemento significativo è costituito dalla riqualificazione delle periferie, in termini di mobilità e parcheggi, pensata essenzialmente in funzione di fasce sociali che meritano particolare attenzione quali bambini, anziani e donne in relazione alle loro abitudini e ai loro problemi.
IL QUESTIONARIO.Ma la novità è la redazione di un questionario on line, preparato dal Comune, «per capire come ci si muove e quali sono i bisogni di chi vive, lavora e si muove in città» con l’ok dell’assessore ai trasporti della nuova giunta di centrodestra, Carla Mannetti. Gli interessati potranno compilarlo e inviarlo all’indirizzo pums@comune.laquila.it. I risultati saranno elaborati in forma anonima e poi utilizzati. Sono stati preparati ben 52 quesiti per capire direttamente dalla gente come si può migliorare la circolazione. Tra le tante domande c’è il numero delle auto per famiglia, quali sono i mezzi che principalmente si utilizzano per andare al lavoro e nello specifico, quali sono i problemi dei mezzi pubblici. Si chiedono anche quali siano i punti di maggior pericolo quando si va in bicicletta indicando, per esempio, le strade sconnesse, le auto troppo veloci oppure la segnaletica inadeguata o l’illuminazione scadente.
MOBILITÀ SCOLASTICA. Una particolare attenzione è riservata alla mobilità scolastica che causa confusione nella circolazione mattutina. Si vuole sapere, dagli adulti, sulla scorta di una risposta che può essere anche multipla, quali sono i principali problemi che un ragazzo incontra andando a scuola senza essere da loro accompagnato. L’accesso al sito del Comune, soprattutto nei primi giorni in cui è stato pubblicato il questionario, è stato di gran lunga al di sopra della media e questo indica l’interesse della popolazione al tema. Attualmente, da parte dell’amministrazione, ancora non è stato posto uno stop alle votazioni. Previsto un confronto partecipativo con la cittadinanza, le associazioni interessate, i sindacati, le rappresentanze studentesche con l’attivazione di un nuovo organismo che verrà chiamato “Stati generali della mobilità”. Il documento che verrà fuori da questo processo di condivisione sarà votato in consiglio