Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/07/2024
Visitatore n. 738.561



Data: 22/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Stop ai lavori gravosi e sconti per le donne. Nella sua proposta in dodici punti il governo lascia aperto anche il confronto sulle pensioni dei giovani

Dodici, in tutto, i punti del pacchetto previdenza presentato dal governo ai sindacati e che ora il governo stesso proporrà in un emendamento alla legge di bilancio. Oltre all'esenzione di 15 categorie di lavori gravosi da quota 67 anni, dal 2019, anche lo stop per l'innalzamento dei requisiti di anzianità. Si punta ad allargare l'Ape social, l'anticipo pensionistico a carico dello Stato, alla stessa platea, con un fondo ad hoc per prorogarlo e renderlo strutturale. E a riconoscere uno sconto fino ad un anno per figlio alle lavoratrici nei requisiti per l'Ape social. Inserito un impegno a proseguire il confronto sulle pensioni future dei giovani e sulle donne. Novità anche sul meccanismo di calcolo della speranza di vita a cui si lega l'età di uscita, dal 2021. Ecco i punti principali del documento. Lo stop alla quota 67 per 15 lavori gravosi. Alle 11 categorie già individuate dall'Ape social, se ne aggiungono altre 4: operai e braccianti agricoli; marittimi; addetti alla pesca; siderurgici di prima (e questa è l'unità novità) e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi tra gli usuranti (già esentati). Per l'esenzione è necessario aver svolto attività gravose da almeno 7 anni nei 10 precedenti ed avere almeno 30 anni di contributi. Sconto requisiti anche per pensione di anzianità. Si propone di bloccare l'aumento di 5 mesi anche alle pensioni di anzianità (e non solo di vecchiaia) per le 15 categorie di lavori gravosi. I requisiti resterebbero fermi a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne. Platea più ampia e per le donne sconto un anno per ogni figlio. La platea dell'Ape social dal 2018 è destinata ad ampliarsi alle 4 nuove categorie di gravosi. Inoltre, c'è l'impegno del governo ad allargare fino ad un massimo di un anno per ogni figlio, entro il limite massimo di due anni, lo sconto sui requisiti di accesso per le lavoratrici con figli (al momento è prevista la riduzione di sei mesi per ogni figlio, sempre fino al massimo di due anni. Nuovo calcolo aspettativa di vita. Il governo punta ad una revisione «strutturale», per tutti, del meccanismo: dal 2021 si potrebbe considerare non solo la media del biennio confrontato con il precedente (e non più lo scarto secco tra un anno e un altro) ma anche fissare un «limite massimo di tre mesi» per ogni futuro rialzo.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it