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Data: 23/11/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ferrovie e sisma la polemica sui finanziamenti

PESCARA Ricostruzione ferma nelle aree colpite dal terremoto a 10 mesi dall'ultimo sisma del gennaio scorso. Qualcosa che in Abruzzo evoca la doppia tragedia del 6 aprile del 2009: la tremenda scossa delle 3,32 e i tanti mesi che seguirono solo per spazzare via le macerie dal centro storico dell'Aquila e dalle altre zone del cratere. La comparsa delle gru è invece storia più recente. Ora c'è una novità annunciata dal governatore Luciano D'Alfonso: 10.351.515 euro di fondi nazionali destinati a 11 comuni abruzzesi colpiti dal terremoto per la messa in sicurezza di edifici pubblici con funzione strategiche, dunque sedi Coc (Centro operativo comunale) della Protezione civile. Si tratta di Atri (2.475.000), Villa Celiera (385.350), Bucchianico (1.145.700), Villafonsina (712.500), Monteferrante (145.422), Roccaraso (2.340.900), Bugnara (274.500), Anversa degli Abruzzi (393.092), Raiano (1.314.159), Pescosansonesco (324.900), Sant'Egidio alla Vibrata (840.000). L'altra notizia confermata ieri da D'Alfonso, dopo l'intervento di martedì in consiglio regionale, riguarda gli investimenti da realizzare sulla viabilità stradale e ferroviaria: 186milioni di euro assegnati alla Regione dalla cabina di regia dei Fondi di sviluppo e coesione (Fsc), di cui fa parte anche l'Abruzzo, rappresentato proprio dal presidente D'Alfonso assieme ai colleghi dell'Emilia Romagna e della Calabria. Una quota delle risorse (75milioni) sarà utilizzata per il potenziamento della linea ferroviaria Sulmona-L'Aquila-Rieti.
Altri 111milioni saranno impiegati per il raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Chieti-Manoppello. Occasione offerta al presidente della Regione per aprire una vivace polemica sugli errori del passato, la lunga e ancora insoluta questione dell'Interporto di Manoppello. Vicenda nata nel lontano 1994, quando alla guida di Palazzo Centi c'era l'ex governatore Vincenzo Del Colle: «Una convenzione sbagliata - ha detto D'Alfonso - che io non avrei mai firmato, perché monca della connessione ferroviaria». Il governatore ha anche sottolineato l'importante ruolo assegnato all'Abruzzo dall'ex premier Renzi e da altri attori dell'attuale governo nella cabina di regia del Fsc, da cui la Regione ha ottenuto un ulteriore stanziamento di 24milioni da girare all'Anas per la manutenzione dei 550 chilometri di strade sottratti alla competenza delle Province.
«Poi - ha aggiunto - c'è un'altra priorità: ridurre la piaga degli incidenti gravi sulla Statale 16 Adriatica Vasto-San Salvo-Fossacesia e sul corrispondente tratto autostradale». E qui ecco un'altra polemica aperta da D'Alfonso, in vista della composizione delle liste per le prossime politiche: «Entro 4-5 mesi si dovrebbe arrivare alla scelta dei contraenti per l'affidamento dei lavori previsti dal Fsc. Nel Novecento questo sarebbe stato sufficiente per vincere 4-5 volte di seguito le elezioni. Un lavoro - ed ecco la stoccata - che avrebbero dovuto fare i nostri parlamentari. Sono sicuro che lo faranno nella prossima legislatura». Ma da Forza Italia, con i consiglieri regionali Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, arriva il controcanto: «Ci risiamo. Come nel gioco del Monopoli, il presidente D'Alfonso continua ad elargire milioni e milioni di euro per l'Abruzzo, mentre la realtà quotidiana ci racconta tutta un'altra storia. Sono infatti evidenti le gravi e urgenti problematiche irrisolte: strade impraticabili, dissesto idrogeologico, rimborso per i danni del maltempo, fondi per il sociale e il mondo agricolo. E la lista potrebbe essere molto più lunga».

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