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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/11/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Treni: la Regione annuncia investimenti Ceglie (Pd) : «Ferrovia marsicana fuori»

«Le aree interne abruzzesi, e la Marsica in particolare, sono alquanto penalizzati rispetto al resto del Paese a causa di un dissolvimento della rete ferroviaria»: lo dice in una nota Giovanni Ceglie segretario del Pd di Avezzano il quale scrive immediatamente dopo la notizia dello stanziamento regionale riguardante l'ammodernamento della rete ferroviaria abruzzese. E' notizia di ieri che il Governatore D'Alfonso ha sottolineato la necessità di raddoppiare la linea fino a Pratola ma non fa menzione del tratto marsicano. Ceglie scrive dunque alla stampa (dimenticando il suo interlocutore regionale col quale tra l'altro dovrebbe essere anche schierato politicamente): «Tempo addietro, grazie alle rotaie, si era in grado di raggiungere il Tirreno e l'Adriatico in tempi decenti e con puntualità. Tempo addietro. Era il secolo scorso. Oggi, nel terzo millennio, è meglio non cimentarsi con i treni. Se in treno per raggiungere Roma da Avezzano occorrono più di 2 ore per 90 Km, il purgatorio è assicurato. Ogni tanto ritorna la polemica treno veloce, no meglio nuovi treni, no meglio meno fermate per ridurre i tempi.
Alla fine, però, resta solo la polemica. I dirigenti di Rfi e Trenitalia aumentano, ma le corse diminuiscono. Per inciso tutti hanno ragione in questa contesa: chi vuole treni veloci e chi vuole le fermate per i pendolari. Nessuno si ricorda, però, delle favolose promesse di treni musicali (Jazz, Swing...). Nessuno, inoltre, fa cenno ai treni soppressi, come quello che da Pescara partiva alle 18 e 46 per Roma, appena l'anno scorso e che ora parte alle 17 e 15, ultimo treno per il ritorno ad Avezzano (Dopo questo, da Pescara solo treni che terminano la corsa a Sulmona). La mattina, poi, da Avezzano per Pescara, dopo le ore 07 e 13 bisogna aspettare le ore 13 e 55 con cambio a Sulmona. E gli abbonamenti dei pendolari? E` tempo di invertire la rotta o si finisce come la Nazionale e l'Agenzia del farmaco». Tra l'altro nell'ampio programma della nuova amministrazione comunale di Avezzano il problema dei trasporti e dei collegamenti non è citato. E' stato invece recentemente enfatizzata la banda larga. Ma chi si muove da Avezzano e per Avezzano, merci comprese, non utilizza la Banda larga ma vorrebbe salire sul treno. E' come se l'Amministrazione volesse portare la città a frequentare l'Università saltando la scuola elementare.

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