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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/11/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Manovra, il bonus bebé prorogato per tre anni

ROMA Sulla proroga del bonus bebé, l'assegno di 80 euro al mese per i nuovi nati, c'è l'accordo. La norma sarà inserita in manovra. Il rinnovo sarà finanziato con 185 milioni nel 2018 e 403 milioni per ciascun anno nel 2019 e 2020. Le cifre, ha assicurato il relatore Marcello Gualdani di Alleanza Popolare, «sono coperte». Il bonus bebè, ha aggiunto, è stato un intervento «già di notevole successo. È un incentivo alla natalità e un importante segnale alle famiglie». Maggioranza e governo stanno ancora lavorando invece alla soglia per i figli a carico, altra misura pro-famiglia che Ap e il Pd puntano a portare a casa, e alla sanità.

IL NODO La riduzione del superticket resta tuttora in ballo, così come il finanziamento ad hoc dei farmaci oncologici e l'intervento sulle liste d'attesa. Parte delle coperture potrebbero arrivare dalla nuova web tax che, secondo i calcoli, potrebbe generare un gettito di 100-200 milioni nei primi anni e di un miliardo a regime. Tema irrisolto, apparentemente tutto nelle mani del governo, è ancora quello delle Agenzie fiscali. La riforma, oggetto inizialmente di un apposito ddl, era confluita nel decreto fiscale, ma da lì era stata espunta per alcuni nodi, come quello sulla governance, rimasti aperti. L'emendamento del governo in materia è atteso da giorni, ma nonostante l'esecutivo abbia presentato un altro nutrito pacchetto di 17 proposte (dagli Lsu di Palermo a Pompei, dall'asta 5G alle scuole, alla Naspi), delle Agenzie fiscali invece, non si è vista finora traccia.

LA DECISIONE Addio anche vecchia radio. Dal 2020 gli apparecchi che saranno venduti nei negozi dovranno avere «almeno un'interfaccia che consenta all'utente di ricevere i servizi della radio digitale». È frutto di uno degli emendamenti presentati dal governo in commissione Bilancio al Senato alla manovra. Nella proposta di modifica si spiega che la misura viene introdotta «al fine di favorire l'innovazione tecnologica». A partire dal primo gennaio del 2020 «gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti ai consumatori nel territorio nazionale integrano almeno un'interfaccia che consenta di ricevere i servizi della radio digitale». L'obbligo scatta un anno prima per le aziende produttrici, che dal primo gennaio 2019 potranno vendere ai distributori solo gli apparecchi che consentono di ricevere i servizi della radio digitale.

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