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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Crisi in Comune - Brucchi è pronto a cadere in consiglio. Il sindaco: «Mandatemi pure a casa, poi non sarete rieletti». I gattiani ci saranno, probabili le dimissioni di massa in aula

TERAMO «Qualcuno cerca d'imporre la legge del più forte ma in politica serve umiltà». Con questo spirito il sindaco Maurizio Brucchi si avvia verso il consiglio straordinario, da lui stesso convocato, per fare chiarezza sulla situazione politica in Comune e definire la sorte sua e dell'amministrazione. «Lunedì pomeriggio ascolterò quello che hanno da dire i consiglieri e ognuno di loro esprimerà le motivazioni per le quali dobbiamo andare a casa o rimanere», chiarisce il primo cittadino. «Io dirò perché dobbiamo andare avanti», sottolinea, «altri dovranno dimostrare e spiegare il contrario». Il confronto in aula convocato per le 16 ha di fatto disinnescato l'appuntamento con il notaio preso da Gianluca Pomante per la raccolta delle firme di almeno 17 consiglieri dimissionari che avrebbe decretato la fine anticipata del mandato del sindaco. «È più corretto che se ne parli in aula e che i cittadini possano ascoltare le argomentazioni di tutti», tiene evidenziare Brucchi, «anzi, li invito ad essere presenti in consiglio e a partecipare alla seduta per farsi un'opinione chiara della situazione». Segue un avvertimento a chi lunedì potrebbe decidere di dimettersi in aula, davanti al segretario comunale, per mandarlo a casa. «Si voterà di nuovo e gli elettori sapranno scegliere», conclude Brucchi, che evoca l'esempio di altri Comuni commissariati: «I consiglieri che hanno sfiduciato il sindaco e dopo si sono ricandidati».FUTURO IN. Il leader della forza di maggioranza relativa, Paolo Gatti, non rilascia dichiarazioni ma fa capire che i suoi sei consiglieri lunedì in aula ci saranno e diranno la loro sulle ragioni della crisi e sul perché Brucchi dovrebbe dimettersi. Facile prevedere anche che i consiglieri gattiani si dimetteranno in aula se ci saranno almeno altri 11 consiglieri pronti a farlo.IL PD. La confusione creata dalla convocazione della seduta straordinaria, che si è sovrapposta all'appuntamento dal notaio poi saltato, induce il commissario Sandro Mariani a chiarire la posizione del Pd. «Ci aspettiamo da parte di Brucchi la presa d'atto della fine di questa fallimentare esperienza amministrativa, che per rispetto della cittadinanza teramana e delle istituzioni, deve vedere la sua conclusione nell'aula consiliare con le dimissioni di un sindaco ormai senza maggioranza», ribadisce, «se questo non dovesse avvenire, siamo pronti, insieme alle altre forze di opposizione e ai consiglieri che vorranno unirsi a noi, a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per ridare al più presto la parola ai cittadini». Aspetta il consiglio di lunedì anche il consigliere Dem Maurizio Verna che non ha digerito i ripensamenti ripetuti in seno al suo partito sull'adesione all'iniziativa di Pomante. Il consigliere fa notare che nel suo partito «la convergenza politica è leggermente deficitaria» e non ci sta ad accodarsi a "Futuro in", «che ha imposto in questi anni al sindaco le scelte peggiori e inimmaginabili, solo per propri tornaconti elettorali», nella firma delle dimissioni di massa. Secondo lui Brucchi deve dimettersi al termine del prossimo consiglio. «Altrimenti sarò il primo, insieme agli altri consiglieri delle minoranze e spero anche ai novelli frequentatori di studi notarili», conclude, «a presentare le dimissioni al segretario generale del Comune».

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