PESCARA «Con la firma dell'intesa viene riconosciuta e approvata la strategia che la Regione Abruzzo aveva messo in campo prima della riforma delle autorità portuali, siglando un'alleanza con la Regione Lazio». Camillo D'Alessandro, consigliere regionale delegato ai trasporti, è soddisfatto dell'accordo di collaborazione sottoscritto ieri a Civitavecchia tra l'Autorità di sistema portuale (Adsp) del mar Tirreno centro settentrionale e l'autorità portuale di Ancona (di cui fanno parte i porti abruzzesi) per la costruzione di un "land bridge", un ponte di terra che colleghi il Tirreno centro-settentrionale e l'Adriatico centrale, con particolare riferimento all'integrazione delle connessioni marittime verso Spagna, Croazia centrale e meridionale, Montenegro, Albania e Grecia.Alla firme erano presenti il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, il vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli, oltre ai presidenti delle due autorità Francesco Maria Di Majo (Civitavecchia) e Rodolfo Giampieri (Ancona).«Le Regioni dell'Abruzzo, del Lazio, delle Marche e dell'Umbria», ha spiegato Di Majo, «sono accomunate da una contiguità territoriale oltre che da flussi di persone e merci sulla direttrice Est-Ovest attraverso gli Appennini. Sussiste, inoltre, un importante corridoio "core" delle reti Ten-T ("Scandinavo-Mediterraneo") di cui fanno parte sia il porto di Ancona che il nodo "core" della città di Roma che, ovviamente, è strettamente connesso al tessuto socioeconomico del porto di Civitavecchia. La trasversale tirrenico-adriatica interseca tale corridoio europeo», ha aggiunto Di Majo, «e potrebbe ambire a diventare un altro corridoio euro-mediterraneo in cui la dimensione marittima è prevalente». «È un accordo coerente con lo spirito della riforma dei porti nazionali», ha aggiunto Giampieri, «che si accompagna al rafforzamento delle infrastrutture trasversali al Centro Italia, grazie alla prossima conclusione dei lavori sulla Quadrilatero tra Marche e Umbria. Gli scali dei due sistemi portuali lavoreranno insieme per sviluppare le opportunità che derivano dall'essere connessione trasversale tra la penisola iberica, i Balcani ed il Mediterraneo sud orientale».L'obiettivo ora è far diventare i porti abruzzesi, e in particolare quello di Ortona, competitivi rispetto ad Ancona per attrarre adeguati flussi di merci e passeggeri. «E' evidente che sarà il mercato a scegliere», ha spiegato D'Alessandro, «noi abbiamo un valore aggiunto costituito dall'autostrada che collega direttamente il porto di Ortona con Civitavecchia, grazie anche alla bretella che è in via di realizzazione. Quindi, dentro questa strategia, siamo noi ad essere in pole position». D'Alessandro sottolinea anche, come valore aggiunto per la crocieristica, la presenza a Ortona della pista ciclabile dei trabocchi, collegata al nuovo molo sud che diventerà, con il prolungamento in progetto, «la più lunga passeggiata a mare in Adriatico».©