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Pescara, 24/11/2024
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Data: 25/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Crisi in Comune - Fedelissimi e dissidenti chiedono a Brucchi di rinviare il consiglio. Crisi in Comune, lettera al sindaco: «Ci serve tempo per elaborare un documento programmatico». Il primo cittadino deciderà oggi

TERAMO La maggioranza in Comune tenta di ricompattarsi prima del consiglio straordinario convocato dal sindaco Maurizio Brucchi per analizzare la situazione politica. È questo il senso dell'iniziativa presa dai capigruppo di Forza Italia, Ncd-Alternativa popolare, "Insieme per Te" e "Teramo soprattutto", rimasti fedeli al primo cittadino, e dai fuoriusciti da "Futuro in" Alfredo Caccioni e Vincenzo Falasca, che hanno chiesto il rinvio della seduta fissata a lunedì alle 16. La motivazione della richiesta è esplicitata nel testo sottoscritto dai sei consiglieri. Il «breve differimento», come lo definiscono nel documento, servirebbe a «redigere un documento politico-programmatico, da sottoporre a tutti i gruppi presenti in consiglio, con lo scopo di verificare l'eventuale convergenza rispetto alle finalità e alle opportunità intrinseche al completamento del presente mandato amministrativo, nella certezza che un supplemento di riflessione, condito da ragionevolezza e buon senso, possa essere di grande ausilio alla risoluzione dello stallo politico ingeneratosi». Il messaggio è indirizzato al sindaco che, dopo aver convocato a sorpresa il consiglio decisivo per le sorti sua e dell'amministrazione, deve ora valutare la possibilità di un rinvio e l'eventuale indicazione di una nuova data per il confronto in aula. Brucchi si pronuncerà oggi, nell'ultimo giorno utile per decretare lo slittamento, ma la questione principale è se l'iniziativa dei firmatari della richiesta otterrà l'effetto sperato. L'obiettivo in realtà è duplice: oltre a rimettere insieme i pezzi della maggioranza, riavvicinando in particolare "Futuro in" che dopo aver invitato Brucchi alle dimissioni è entrata in rotta di collisione con gli alleati, il tentativo di condividere un documento politico-programmatico eviterebbe quanto meno il "tutti contro tutti" nelle file del centrodestra. Le firme in calce alla richiesta di rinvio evidenziano il ruolo determinante dei sei consiglieri della lista civica che fa capo a Paolo Gatti. Insieme ai fedelissimi di Brucchi a sottoscrivere l'istanza sono stati anche gli ormai ex dissidenti Caccioni e Falasca. Con loro e i sei di "Futuro in" il programma di fine consiliatura, articolato in quattro o cinque punti, raccoglierebbe 17 adesioni, a cui si aggiungerebbe quella del sindaco riportando a 18 i voti della maggioranza e di fatto archiviando la crisi. Fedelissimi di Brucchi ed ex dissidenti insomma rimettono il cerino in mano ai gattiani segnalando, con la loro proposta, che è possibile ricompattare la coalizione facendo venir meno le condizioni d'ingovernabilità su cui il gruppo più rappresentativo in aula aveva invitato Brucchi a riconsegnare la fascia.Contro l'ipotesi di rinvio si schierano i gruppi di opposizione "Insieme possiamo" e "Teramo cambia". «Riteniamo che, per il bene della città, non sia opportuna alcuna dilazione», afferma Gianguido D'Alberto, «in quanto sussistono già tutti gli elementi necessari allo svolgimento immediato del consiglio sulla situazione politica».

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