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Pescara, 24/11/2024
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Data: 27/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Allarme smog - Torna l'incubo polveri ma niente stop alle auto. Superati i limiti nella zona periferica di Villa del Fuoco, valori alti anche in centro e Porta Nuova. Civitarese: «Per ora nessun intervento sul traffico». Il Pm10 crea danni alle vie respiratorie cos'è e quali rischi si corrono

PESCARA Torna l'incubo dello smog a Pescara. Come ogni anno, con l'accensione dei termosifoni i livelli delle micropolveri, chiamate in gergo tecnico Pm10, salgono fino alle stelle. È accaduto di nuovo venerdì scorso, quando la centralina di via Sacco, periferia ovest della città, ha segnalato un superamento del limite fissato dalla legge per la sicurezza della popolazione. Valori alti si sono registrati anche nelle altre zone di Pescara monitorate dalle apparecchiature dell'Arta, ossia nella centralissima via Firenze e intorno al teatro D'Annunzio, a Porta Nuova.Ma per il momento non sono previste misure di contenimento dell'inquinamento atmosferico. Lo ha confermato l'assessore alla mobilità Stefano Civitarese. «Per adesso non abbiamo previsto nessun intervento di limitazione del traffico delle auto», ha detto, «anche perché il superamento dei limiti delle micropolveri potrebbe essere temporaneo».In effetti, quello in via Sacco è il primo allarme dopo mesi di aria pulita, con valori definiti dall'Arta buoni e accettabili. Ora, però, lo scenario è cambiato. Per tutta la scorsa settimana, le centraline hanno indicato livelli delle micropolveri alquanto inquietanti. Fino a raggiungere, venerdì scorso in via Sacco, 54 microgrammi per metro cubo, contro il limite massimo da non superare di 50 microgrammi.L'incubo è cominciato di fatto martedì scorso, 21 novembre, quando il Pm10 ha toccato 41 microgrammi per metro cubo in via Firenze e 42 in via Sacco, mentre al teatro D'Annunzio si è fermato a 38. Il giorno successivo, mercoledì 22, i valori sono saliti ancora. Ossia, 42 microgrammi per metro cubo, rispettivamente, al teatro D'Annunzio e in via Firenze e 44 in via Sacco. La situazione si è fatta più drammatica giovedì 23, quando in tutte le zone della città monitorate si sono sfiorati i limiti delle micropolveri. Al teatro D'Annunzio e in via Firenze sono stati raggiunti, rispettivamente, i 45 microgrammi per metro cubo, mentre a via Sacco il livello del Pm10 è salito fino a 49 microgrammi per metro cubo.Venerdì scorso è stato il giorno più brutto. Nella zona del teatro D'Annunzio e in via Firenze le centraline dell'Arta hanno segnalato 38 microgrammi per metro cubo, mentre in via Sacco si è registrato il superamento dei limiti con 54 microgrammi. I tecnici dell'Arta, in base ai rilevamenti effettuati, hanno definito l'aria di quella zona «pessima».In questo modo, i superamenti delle micropolveri dal primo gennaio ad oggi sono saliti a 6 nella zona del teatro D'Annunzio, 7 in via Firenze e 13 in via Sacco.Ben peggiore era lo scenario l'anno scorso, sempre nello stesso periodo. Il 24 novembre del 2016, i superamenti totali delle micropolveri dall'inizio dell'anno erano arrivati a 8 nella zona del teatro D'Annunzio, 11 in via Firenze e 17 in via Sacco.Niente a che vedere, comunque, con quello che accade nelle città del nord. Proprio ieri, il Comune di Torino ha deciso di bloccare su tutto il territorio cittadino le auto con motori fino alla categoria Euro 5. La decisione è stata presa dopo che le polveri sottili hanno superato per ben 11 giorni consecutivi i limiti di legge. Anche a Pescara la situazione dell'inquinamento atmosferico è peggiorata con l'autunno. Gli esperti sostengono che l'aumento delle polveri nell'aria sia favorito dalle caldaie domestiche accese e dall'aria stagnante. Forse, ora i valori si abbasseranno grazie alla pioggia e al vento di ieri


Il Pm10 crea danni alle vie respiratorie cos'è e quali rischi si corrono

Gli esperti spiegano che le polveri sottili, denominate Pm10 cioè con dimensione inferiore a 10 micron, sono delle particelle inquinanti presenti nell'aria che respiriamo. Queste piccole particelle possono essere di natura organica o inorganica e presentarsi allo stato solido o liquido. Le particelle sono capaci di assorbire sulla loro superficie diverse sostanze con proprietà tossiche quali solfati, nitrati, metalli e composti volatili. Il livello di concentrazione del Pm10 nelle aree urbane aumenta nel periodo autunno-inverno, cioè quando al traffico veicolare si aggiungono le emissioni di polveri derivanti dall'accensione degli impianti di riscaldamento, in modo particolare quelli alimentati a pellet. Le condizioni meteo di questo periodo, inoltre, favoriscono un innalzamento del livello delle polveri fini. «Studi epidemiologici, confermati anche da analisi cliniche e tossicologiche», fanno presente gli esperti, «hanno dimostrato come l'inquinamento atmosferico abbia un impatto sanitario notevole; quanto più è alta la concentrazione di polveri fini nell'aria, infatti, tanto maggiore è l'effetto sulla salute della popolazione. Gli effetti di tipo acuto, sono legati ad una esposizione di breve durata (uno o due giorni) a elevate concentrazioni di polveri contenenti metalli. Questa condizione può provocare infiammazione delle vie respiratorie, come crisi di asma, o inficiare il funzionamento del sistema cardiocircolatorio. Gli effetti di tipo cronico dipendono, invece, da un'esposizione prolungata ad alte concentrazioni di polveri e possono determinare sintomi respiratori come tosse e catarro, diminuzione della capacità polmonare e bronchite cronica».

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