Molestie e atti osceni in luogo pubblico. Sono i reati per i quali G.B., 26 anni, originario di Mugnano di Napoli ma domiciliato a Montesilvano, è stato denunciato dalla polizia: è accusato di essersi masturbato in treno, davanti a una giovane. L'episodio è avvenuto venerdì sera sul convoglio numero 3226, partito da Roma e diretto a Pescara. La ricostruzione dei fatti è stata possibile grazie alla testimonianza della ragazza che sarebbe finita al centro delle morbose attenzioni del presunto maniaco. Tutto è cominciato intorno alle 19. «Mi trovavo nell'ultimo vagone e c'era anche un ragazzo - ha raccontato ai poliziotti la vittima, vent'anni, venezuelana di origine e residente a Francavilla al mare -. All'improvviso quel giovane, che indossava un cappellino e una tuta, mi ha mostrato i genitali e ha iniziato a masturbarsi».
L'ALLARME A quel punto la ragazza si è subito allontanata. «Inizialmente ha cominciato a seguirmi, ma poi ha desistito. Ho raggiunto il capotreno raccontando quello che era appena accaduto». Il responsabile del convoglio ha immediatamente allertato il Compartimento della Polizia ferroviaria di Ancona, competente per Marche, Umbria e Abruzzo. Poi la sala operativa ha girato la segnalazione al 113 di Chieti, visto che l'episodio è accaduto in prossimità della stazione teatina. Qui il treno si è fermato ed è stato possibile l'intervento degli agenti della Squadra volante, coordinati dal vice questore aggiunto Gabriella Falco. La presenza dei poliziotti nell'area della stazione ferroviaria non è passata inosservata, richiamando la curiosità dei pendolari. Il ventiseienne è sceso dal treno senza fare resistenza. Lui si è subito difeso, negando qualsiasi accusa: «Non è assolutamente vero che mi stavo masturbando - ha ripetuto a più riprese, mostrandosi sorpreso per l'arrivo dei poliziotti -. La ragazza era seduta di fronte a me: tra di noi c'è stato un semplice scambio di sguardi. Nessuna molestia o gesti strani». Non ci sono altri testimoni oltre alla ventenne venezuelana, che ha confermato agli agenti quanto dichiarato poco prima al capotreno. Dell'episodio è stato informato il pubblico ministro di turno, Giuseppe Falasca, che ha aperto un fascicolo. Al momento, nei confronti del presunto maniaco, è scattata una denuncia a piede libero. Toccherà alla Procura verificare se le dichiarazioni dell'unica testimone siano attendibili. Qualche mese fa, nella vicina stazione ferroviaria di Pescara, a finire nei guai per atti osceni in luogo pubblico era stata una coppia, interrotta su un binario dalla Polizia mentre stava consumando un rapporto sessuale. I due, un uomo e una donna, dovranno sborsare 3.300 euro a testa. Non sono stati i primi a vedersi recapitare una contravvenzione del genere. Sempre a Pescara, la Polfer ha sanzionato un giovane dopo averlo scoperto a fare pipì all'interno della stazione, in un corridoio. Una scelta meditata, quella del ragazzo, che ha provato ad accedere al bagno della stazione e ha scoperto che il servizio è a pagamento. Non volendo pagare, ha deciso di appartarsi e di urinare altrove, senza però allontanarsi troppo dall'atrio.