Con un comunicato stampa diffuso in queste ore l'Atac ha reso noto di aver raggiunto un accordo con le Organizzazioni Sindacali che consente l'avvio immediato dell'incremento di produttività (passaggio per tutti i reparti dell'Azienda da 37 a 39 ore di lavoro settimanali)previsto dal Piano Industriale.
L’intesa, cui si è giunti a seguito di numerosi incontri tra le parti ed alla conclusione di una lunga fase finale della trattativa - si legge nel comunicato - è stato firmato tra Atac e Cgil, Cisl, Uil, Faisa CISAL e UGL, e rappresenta la concretizzazione di uno dei principali pilastri del nuovo Piano Industriale. Tale Piano, infatti, prevede, oltre all’incremento dell’efficienza operativa, il riassetto ed efficientamento della struttura direzionale e dell'intera articolazione organizzativa della società, il riposizionamento commerciale e conseguente incremento dei ricavi da mercato, la valorizzazione degli Asset commerciali e la trasformazione digitale dell'azienda.
Tra le principali e più importanti novità dell'accordo si evidenzia la riconversione di parte del personale amministrativo in attività di supporto all'esercizio. Saranno inoltre potenziate in modo strutturale le attività di contrasto all'evasione e resa possibile l'apertura delle officine per l'intera giornata, sette giorni su sette.
"Si tratta di un altro fondamentale passo in direzione del risanamento e rilancio di Atac - ha commentato il Presidente di Atac, Paolo Simioni - che genera un recupero di efficienza e produttività per l'Azienda, ponendo le basi per l'ottimizzazione della struttura direzionale della società. L'accordo firmato oggi, unitamente alle altre azioni individuate dal Piano, consentirà ad Atac di uscire dallo stato di crisi in cui si trova, riuscendo a cogliere al meglio la sfida del futuro. Sono soddisfatto per questo risultato e riconosco alle organizzazioni sindacali di avere fornito una prova del senso di responsabilità che deve contraddistinguere la corretta gestione delle Relazioni Industriali in Atac. Spetterà ora all'Azienda, ai Sindacati e ai Lavoratori mettere in pratica gli accordi sottoscritti. Così facendo, tutti insieme, in un prossimo futuro saremo in grado di restituire alla città di Roma un servizio all'altezza di una delle più importanti capitali europee. Il primo passo verso la soluzione della crisi di Atac è compiuto".