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Pescara, 24/11/2024
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Data: 30/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Verso la manifestazione del 2 dicembre - La Cgil Abruzzo a Roma «Sostenere le pensioni». Il sindacato regionale alla manifestazione di sabato. Del Fattore: deludente il confronto con il governo sulla parte previdenziale della manovra

PESCARA Ci sarà anche l'Abruzzo alla mobilitazione nazionale della Cgil promossa per il 2 dicembre, che sarà conclusa dalla segretaria generale del sindacato Susanna Camusso. Il tema è quello delle pensioni ma anche della Legge di Stabilità in discussione alla Camera, e delle scelte, che il sindacato ritiene insufficienti. Il segretario regionale Sandro Del Fattore, ha parlato di «confronto deludente con il governo sul fronte delle pensioni». Il governo, ha detto il sindacalista, «si era impegnato ad individuare uno strumento proposto dal sindacato come la pensione contribuiva di garanzia che avrebbe dovuto garantire, soprattutto per chi incappa in discontinuità lavorativa, una pensione dignitosa. Strumento dedicato anche ai giovani che incappano anche loro in una discontinuità lavorativa e contributiva. Ma di questo non c'è traccia nelle scelte e nelle decisioni assunte dal Governo». Nulla da fare anche per il blocco di cinque mesi, a partire dal 2019 dell'età pensionabile, «per ridiscutere il meccanismo di funzionamento dell'attesa di vita perché ormai nel nostro sistema previdenziale, con l'aumento periodico dell'attesa di vita si aumentano i mesi da aggiungere all'età di pensionamento e il nostro sistema previdenziale è come diventato una rincorsa infinita senza che ci sia un tetto verso l'alto». Per Del Fattore «questo vuol dire che chi si affaccia oggi sul mercato del lavoro e incappa in lavori discontinui, andrà in pensione dopo i settant'anni. In Germania si andrà in pensione a 67 anni nel 2030, in Italia si andrà a 67 anni e 5 mesi nel 2019». Infine le critiche della Cgil alla Legge di Stabilità si concentrano in particolare sulla mancanza di investimenti pubblici «che sono gli unici che possono garantire lavoro, sviluppo e occupazione», dice Del Fattore. Il segretario regionale della Cgil Abruzzo, parlando della situazione pensioni nella nostra regione, ha aggiunto che «Il governo non ha dato nessuna risposta sulla rivalutazione delle pensioni in essa. E' questa una ma questione fondamentale perché in Abruzzo le pensioni sono bloccate, e la media delle pensioni nella regione è di 609 euro al mese, senza più un adeguato meccanismo di rivalutazione. Parliamo di pensioni molto basse che contribuiscono a comprimere i consumi e la domanda interna di una Regione come l'Abruzzo che sta soffrendo» ha concluso Del Fattore «anche una fase difficile dal punto di vista economico»

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