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Pescara, 24/11/2024
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Data: 30/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Ecco il 5G, nuove idee per rilanciare L'Aquila. Nel workshop organizzato dal Centro si è discusso delle Smart Cities. Le proposte delle aziende e le risposte degli interlocutori politici. Un affare da 6 milioni. Il sottosegretario Giacomelli: L'Aquila capofila della sperimentazione

L'AQUILA Eccola la città del futuro. Smart, connessa, innovativa dove i servizi offerti non sono solo il frutto di una semplice evoluzione delle reti tecnologiche, ma rappresentano la risposta alle necessità dei cittadini. All'Aquila, grazie alla sperimentazione 5G (le connessioni di nuova generazione) si potranno monitorare i flussi delle persone, individuarne la provenienza, gestire le emergenze sanitarie, aumentare i livelli di sicurezza e studiare una viabilità intelligente. Come in una sorta di "grande fratello" virtuoso dove gli occhi vigili della rete di monitoraggio trasmettono, in tempo reale, i dati da elaborare. Molte le aziende in prima linea, pronte a investire nella grande scommessa del 5G, che vede L'Aquila tra le cinque città italiane scelte per la sperimentazione. E si parla già di progetti concreti, illustrati ieri, a palazzo Fibbioni nel workshop "Smart Cities per il rilancio del territorio", organizzato dal quotidiano il Centro. All'incontro, moderato dal caposervizio della redazione dell'Aquila, Domenico Ranieri, hanno preso parte il sindaco Pierluigi Biondi, il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, la rettrice dell'Università, Paola Inverardi, e il direttore del Tecnopolo d'Abruzzo, Roberto Romanelli. Era presente il presidente del Centro spa, Alberto Leonardis.PRONTE A SPERIMENTARE. Intorno al 5G fioriscono le idee. E cresce l'interesse di aziende che lavorano sulle nuove tecnologie che, nell'arco di cinque anni, porterà sul mercato nuovi modelli di business. È il caso di Ernest & Young, Ntt Data, Altran Italia, Zte, Alma Viva, Telecom, Vodafone e Wind-Tre. «Con Infn, Università, Gssi e il grado di sviluppo dato dalle opportunità del 4% dei fondi sulla ricostruzione», ha sottolineato Biondi, «L'Aquila rappresenta un terreno fertile . Adesso dobbiamo sfruttare al meglio questa opportunità e tradurre i bisogni nello sviluppo di nuovi servizi». POTENZIALITÀ INESPRESSE. Dal centro storico più grande d'Italia, ai laboratori di ricerca, agli investimenti legati ai contratti di sviluppo: per il vicepresidente Lolli «è da questa base che si deve partire per creare sviluppo intorno alla ricerca tecnologica, per dare all'Aquila l'impronta di una città iperspecializzata». TECNOPOLO D'ABRUZZO. Il grande contenitore del Tecnopolo d'Abruzzo, con i suoi 175mila metri quadrati di cui 45mila coperti, è pronto ad accogliere nuove società che vorranno investire all'Aquila sull'onda della sperimentazione 5G. «Siamo impegnati in una grande attività di attraction», ha spiegato Romanelli, «grazie a una rete di relazioni, proiettata anche in ambito internazionale. Il nostro è un ruolo di capofila nel progetto che coinvolge aziende di caratura internazionale, correlate ai progetti del 5G e della Smart city».LE IDEE. Andrea D'Acunto, responsabile advisor di Ernest & Young ha puntato, nel suo intervento sulla «sinergia tra infrastrutture e servizi». Per Gabriele Abbagnara, responsabile centro Italia di MM sales, «il sistema di sperimentazione sull'Aquila potrebbe riguardare i flussi degli studenti e dei turisti, come in una sorta di geolocalizzazione». Sull'idea di città intelligente punta anche Giuseppe Gammariello, di Altran Italia, con una sorta di hub dove far dialogare operatori e fruitori del servizio. «L'Aquila può aprirsi al mondo grazie alle tecnolgie smart», il commento di Giorgio Scarpelli, vicepresidente Ntt Data. Per Francesco Barletta, di Wind Tre, «al centro della smart city ci deve essere l'uomo, con i suoi bisogni».

Un affare da 6 milioni. Il sottosegretario Giacomelli: L'Aquila capofila della sperimentazione

L'AQUILA«Ci aspettiamo che L'Aquila sia protagonista e che metta al centro il suo talento, la creatività, l'imprenditorialità diffusa, la voglia di riscatto e di futuro che viene dai dolori del passato. Questa città può essere il segno, con il progetto 5G, di un progetto Paese che appartiene a tutta l'Italia». Il sottosegretario Antonello Giacomelli, ha battezzato, l'inaugurazione del 5G. Sei milioni di investimento, nei prossimi cinque anni, per testare quella che sarà la tecnologia del futuro. «Sono convinto che l'Università, oltre al sistema imprenditoriale e all'amministrazione, saprà trovare la sintesi con il mondo imprenditoriale per dare all'Aquila il ruolo di capofila in Italia nella sperimentazione 5G», ha affermato Giacomelli, «dobbiamo muoverci come sistema Paese, pronti a scommettere sulla digitalizzazione». Una sperimentazione che vede insieme Open Fiber e Wind Tre, con il supporto dell'Università, e di altre aziende, salutata felicemente dal sindaco, Pierluigi Biondi. «Quella di oggi è una giornata memorabile», ha detto, «invito le aziende che già sono in questo territorio e quelle che vorranno avvicinarsi a essere testimoni e protagonisti di un cambiamento epocale». Franco Bassanini, amministratore delegato di Open Fiber, ha illustrato i contenuti della sperimentazione 5G che punta sullo sviluppo di nuovi modelli e tecnologie. «Campi di applicazione», ha sottolineato, «vanno dalla sicurezza urbana alla distribuzione di energia, dall'industria 4.0 alla valorizzazione del patrimonio artistico, il monitoraggio strutturale, la telemedicina. Il 5G segna un modo diverso di approcciare applicazione e servizi. L'Aquila avrà tutto questo prima di Roma». Il ruolo centrale dell'Università dell'Aquila è stato evidenziato dalla rettrice, Paola Inverardi. Jeffrey Hedberg, amministratore delegato Wind Tre ha dichiarato: «Wind Tre, insieme a Open Fiber, compie all'Aquila un altro step fondamentale nel progetto per lo sviluppo del 5G e per la diffusione delle reti mobili di quinta generazione. Siamo consapevoli della sua importanza per il Paese: l'innovazione rappresenta, infatti, un grande fattore di crescita e sviluppo dal punto di vista tecnologico e, al tempo stesso, in termini di diffusione di skill digitali e imprenditoriali».

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