PESCARA Il presidente dell'azienda regionale di trasporti Tua spa Tullio Tonelli, e il direttore generale Giuseppe Alfonso Cassino, «a nome del cda e di tutta l'azienda, esprimono vicinanza umana e professionale al professor Luciano D'Amico sotto la cui sapiente mano la società Tua ha visto la luce e mossi i primi ma fondamentali passi verso il risanamento industriale». La presa di posizione dei dirigenti della Tua arriva all'indomani della conclusione delle indagini della procura di Teramo che accusa D'Amico per il suo doppio incarico di rettore dell'università e presidente della Tua. «Nel pieno rispetto del fondamentale ruolo della magistratura e confidando in una rapida conclusione dell'iter giudiziario», Tonelli e Cassino, «si dichiarano certi che dallo stesso emergerà chiara, ancora una volta, la grande caratura morale del professore Luciano D'Amico». L'accusa a carico del rettore dell'ateneo teramano è qualla di indebita percezione di erogazioni pubbliche e peculato in relazione al doppio incarico, tra l'agosto 2014 e il febbraio 2017 e questo perché, secondo l'accusa, avendo assunto l'incarico all'Arpa (e successivamente alla Tua) avrebbe smesso di fatto di svolgere l'attività di docente a tempo pieno, requisito che la legge prevede come necessario per poter ricoprire la carica di rettore. Nella stessa inchiesta sono indagati il preside di Scienze della comunicazione Stefano Traini, accusato di abuso d'ufficio, e il docente universitario Mauro Mattioli, indagato per peculato.