«Nell'ottica di garantire pienamente la leale collaborazione istituzionale e al fine di integrare l'istruttoria legislativa con i contributi degli organi rappresentativi delle comunità coinvolte, si comunica che... è stato deciso di sospendere l'esame del progetto di legge 206 del 2016 da parte della Prima Commissione consiliare. In ogni caso, decorso il termine di 40 giorni (fino al giorno 8 gennaio 2018 compreso), si fa presente che l'iter legislativo riprenderà normalmente il suo corso». Quaranta giorni con scadenza l'8 gennaio, è questo il termine che il governatore Luciano D'Alfonso ha concesso ai Comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano per pronunciarsi con i rispettivi consigli comunali in merito alla maxi fusione nella Nuova Pescara. Quello pubblicato all'inizio è uno dei passaggi chiave della lettera inviata da D'Alfonso ieri mattina ai tre sindaci e ai presidenti dei consigli comunali. «Alla luce di tali considerazioni si trasmette il suddetto progetto al fine di consentire ai consigli comunali di Pescara, Montesilvano e Spoltore di esprimere il proprio parere, prima dell'istituzione del Nuovo Comune, ai sensi dell'articolo 30 comma 3-bis della legge regionale 40 del 2007». Una consultazione per un parere obbligatorio ma non vincolante, va ricordato. La missiva del presidente della regione è stata accolta con favore a Palazzo di città a Pescara. A questo punto diventa superflua la conferenza di capigruppo che Alessandrini aveva già concordato di convocare a breve. «Già mercoledì saremo al lavoro in commissione Statuto per una seduta che si annuncia lunga e impegnativa - commenta Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia -. I 40 giorni concessi da D'Alfonso scadono l'8 gennaio, tempi strettissimi considerato che c'è da approvare il bilancio e ci sono le festività. Ci sarà forse bisogno di qualche giorno in più ma è già positivo che i tre Comuni siano chiamati a pronunciarsi sulla fusione».