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Data: 01/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Verso la manifestazione del 2 dicembre - La Cgil scende in piazza contro il piano pensioni

La Cgil si prepara a scendere in piazza domani dopo lo scontro con il governo sulle pensioni. Il piano viene giudicato «insufficiente» dalla leader del sindacato Susanna Camusso. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti difende invece le linea del governo: «Siamo convinti della scelta che abbiamo fatto, è una scelta di equità sociale, che mette in campo lo sforzo che era possibile, in un quadro che deve tenere insieme anche l'equilibrio dei conti pubblici». La Cgil, prosegue il ministro,«ha un'opinione diversa, esprime la propria valutazione, è corretto e normale che ciò avvenga. Ognuno si assume le proprie responsabilità». Il governo «non ha rispettato gli accordi», insiste Camusso, rimarcando che «dobbiamo cambiare il sistema previdenziale, che oggi è ingiusto».
E a Cisl e Uil, che invece approvano l’intesa, manda a dire che «non ci si può accontentare di provvedimenti che sono parziali e che bisogna riaprire la vertenza». Del pacchetto pensioni una parte (lo stop dello scatto a 67 anni dell'età di pensionamento, dal 2019, per 15 categorie di lavori gravosi e un nuovo meccanismo di calcolo della speranza di vita dal 2021 per tutti) è stato già inserito nella legge di Bilancio. La parte relativa, invece, all'allargamento per il 2018 alle stesse 15 categorie di lavori gravosi per l'accesso all'Ape social (l'Anticipo pensionistico a carico dello Stato) e dello sconto sui requisiti contributivi per le donne lavoratrici con figli, sarà presentata dal governo in un altro emendamento alla Camera.

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