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Pescara, 24/07/2024
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Data: 03/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Oggi è il giorno di Grasso leader. La nuova lista si chiamerà «Liberi e uguali», ma Pisapia sta andando verso il Pd. Incertezza sulla scelta della Boldrini

ROMA «Liberi e uguali». Sarà questo, dopo lunghe valutazioni e salvo ripensamenti dell'ultimissima ora, il nome della lista unitaria della sinistra che nascerà oggi per iniziativa di Mdp, Si e Possibile. In un'assemblea studiata come un crescendo, verso il discorso di chiusura con cui Pietro Grasso assumerà la guida del nuovo soggetto. Il presidente del Senato si presenterà, da «ragazzo di sinistra», con un intervento in cui rimarcherà la volontà di allargare il profilo e dare rappresentanza a una pluralità di soggetti. E all'accusa dei pisapiani di Campo progressista di volersi «rifugiare nell'angolino della sinistra», i promotori della lista unitaria replicano: «E' centrosinistra, non una Cosa rossa». Ma i renziani attaccano: «Gli elettori non perdoneranno chi divide». Nel palazzetto Atlantico di Roma, spazio per concerti dove sono attesi 1500 delegati e oltre 2000 presenze, interverrà la società civile: associazioni, lavoratori di aziende in crisi, imprenditori. Giù dal palco big come Pier Luigi Bersani, Massimo D'Alema, Vasco Errani. Parleranno solo i segretari dei tre partiti fondatori: Roberto Speranza, Nicola Fratoianni e Pippo Civati. Lavoro, lotta alle diseguaglianze e onestà, le parole chiave. Prima di lasciare il campo al discorso da leader di Grasso, una personalità che i promotori confidano attragga un elettorato largo e giovane e dia slancio alla lista nelle urne. «Dobbiamo avere il coraggio di un processo aperto verso l'esterno», concorda Civati, che individua la platea di riferimento in cui un anno fa votò no al referendum. E lancia un appello a Laura Boldrini: «Stia con noi». La presidente scioglierà la riserva solo dopo il via libera alla manovra alla Camera, ma i fondatori di Liberi e uguali sperano di convincerla a non seguire Giuliano Pisapia nella probabile alleanza col Pd. Campo progressista potrebbe sciogliere la riserva e chiudere l'accordo con i Dem già martedì, se saranno calendarizzati, come chiesto, biotestamento e ius soli: «Nella coalizione non potrà stare chi si oppone allo ius soli», dichiara Marco Furfaro, alludendo ad Ap. Ma i «pisapiani» sono vicini all'intesa col Pd e restano distanti dal progetto di Liberi e uguali. Alla vigilia della nascita della lista unitaria, intanto, i promotori del nuovo soggetto scendono in piazza al fianco della Cgil, contro l'intervento del governo sulle pensioni. Ci sono Nicola Fratoianni per Si ed Epifani per Mdp, con capigruppo e parlamentari.

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