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Data: 05/12/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Brucchi sfiduciato, arriva il commissario

Maurizio Brucchi, da ieri mattina alle 12, non è più sindaco. Stavolta i pronostici sono stati rispettati: 18 consiglieri, in simultanea, hanno firmato le dimissioni davanti al vice segretario generale Fulvio Cupaiolo decretando lo scioglimento del Consiglio. A firmare la fine dell'era Brucchi sono stati tutti i consiglieri di opposizione, esclusa Paola Cardelli (Gruppo Misto) a cui si è aggiunto il gruppo dei 5 gattiani di Futuro In: assente solo Milton Di Sabatino per impegni di lavoro. Pochi minuti dopo, il sindaco Brucchi ha aggiornato il suo stato su Facebook, annunciando la fine del lavoro presso il Comune e scrivendo un post duro. «Dopo otto lunghi anni finisce l'impegno per la mia città ha scritto - un impegno forte, onesto, serio, sempre nell'interesse del territorio. Finisce nel modo in cui non avrei mai pensato potesse finire: con un tradimento. Esco a testa alta consapevole di aver fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per onorare il mandato datomi dai cittadini che ringrazio tutti per avermi supportato ed anche per avermi criticato. La cosa più difficile è stata spiegare a mio figlio Filippo perché il suo papà non è più sindaco». I consiglieri sono arrivati alla spicciolata nel luogo di ritrovo scelto, piazza Sant'Anna: in netto anticipo, prima delle 11, si sono visti Fabio Berardini (M5S), Gianluca Pomante (Abruzzo Civico), Giovanni Battista Quintiliani e Maurizio Salvi (Futuro in). Poi si sono aggiunti tutti gli altri: Flavio Bartolini, Gianguido D'Alberto, Antonella De Luca, Ilaria De Sanctis, Francesca Di Egidio, Emidio Di Matteo, Francesca Di Timoteo, Antonio Filipponi, Maria Cristina Marroni, Alberto Melarangelo, Maria Rita Santone e Maurizio Vena. Facce serie, in silenzio e a passo spedito i consiglieri, in gruppo, si sono poi recati in via della Banca, dove li stavano aspettando i civici Guido Campana e Angelo Puglia. Pochi minuti dopo la firma per le dimissioni e la contestuale comunicazione al Prefetto per la designazione del Commissario che resterà fino alle prossime elezioni, probabilmente ad aprile. Non sono mancate le polemiche a caldo, in primis quella di Leo Iachini, presidente della Tercoop, la cooperativa sociale che gestisce i parcheggi a pagamento. La scadenza della convenzione ci sarà a fine mese, e non è stata ancora trovata la formula per garantire la sopravvivenza dei 26 posti di lavoro. «Avevamo chiesto ai consiglieri ha detto Iachini di attendere ancora un paio di settimane». A far indignare Futuro In quello del braccio destro di Brucchi, Vinicio Ciarroni. «Non avremmo mai desiderato una conclusione del genere, ma dopo tre anni e mezzo di sostegno limpido ed incondizionato, abbiamo dovuto prendere atto della improseguibilità di questa esperienza. L'eccesso di litigiosità motivato esclusivamente da personalismi ha accompagnato questo mandato fin dall'inizio», scrive Futuro In. Dura la presa di posizione del coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano. «Vedere sei consiglieri comunali, eletti nel centrodestra, firmare le dimissioni al fianco dei consiglieri di centrosinistra per provocare la caduta di Brucchi mi addolora e mi amareggia. Lo ritengo un atto di irresponsabilità e mi lascia anche molto perplesso riguardo alla scelta politica che c'è dietro». Per Camillo D'Alessandro, presidente dell'assemblea regionale Pd, la fine della Giunta Brucchi è anche quella di uno spacciato Modello Teramo che ha già fallito in Regione.

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