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Data: 05/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Ceglie (Pd): «Treno in Cina ma a Roma no»

«E' arrivata l'ora di mettere mano alla tratta ferroviaria Roma Pescara. C'è da investire nella manutenzione, nell'eliminare l'enorme numero di passaggi a livello intermedi, inserire i treni veloci, e, se i nostri amministratori fossero più focalizzati sui problemi da risolvere che sulle prossime elezioni, forse siamo ancora in tempo a non perdere questo treno» - scrive al Messaggero Giovanni Ceglie, segretario comprensoriale del Pd. Il problema è noto: nonostante le continue poromesse si è ancora al palo tenendo presente dunque che la Marsica comprende una vasta zona dell'Abruzzo attraverso la quale si snoda la ferrovia in questione e che proprio qui ci sono le maggiori criticità ma anche il maggior numero di pendolari che raggiunge Roma. Ceglie che spiega: «Le aree interne diventano un Corridoio europeo su ferro. E' passata appena una settimana dall' inaugurazione del Treno che unisce l'Italia alla Cina in 18 giorni (la metà del tempo impiegato sino ad ora). Fa parte del progetto della Via della Seta, e la Cina lo ha voluto perché via mare si impiegano circa 40-45 giorni, troppi per un'economia in continua crescita. Appena 10 giorni fa, invece, si è firmato l'accordo di cooperazione per il Corridoio Adriatico-Tirreno tra l'Autorità di Sistema Portuale (ADSP) di Civitavecchia e Ancona. Questo accordo strategico crea un percorso privilegiato tra la Spagna e i Balcani attraverso i porti di Civitavecchia, Gaeta, Ortona ed Ancona. (Il porto di Ortona ha già visto investimenti per 50 milioni di euro per questo obiettivo). La direttrice Tirreno-Adriatica costituirà la rete infrastrutturale comunitaria che utilizza il mare con i porti sul Tirreno e sull' Adriatico e una linea ferrata passante dalle aree interne appenniniche (Il Corridoio interno Civitavecchia-Ortona). La caratteristica di essere una trasversale orizzontale mediterranea determinerà un abbattimento sia dei tempi di trasporto che di costi, ma soprattutto un abbattimento di impatto ambientale mediante ferrovia. Questa è la soluzione vincente per diventare un corridoio europeo, cioè quello di ridurre o azzerare il trasporto su gomma per privilegiare quello su ferro».


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