Da due giorni gli aerei Ryanair e Alitalia in partenza per Bergamo e Milano rimangono fermi ai box a causa del ghiaccio sulle ali«La sicurezza dei passeggeri prima di tutto. Stiamo lavorando al pieno delle nostre forze per risolvere il problema in tempi strettissimi, ma qualora i test sullo sghiacciamento delle ali degli aerei non dovessero fornire le garanzie necessarie per il decollo in massima sicurezza, i primi voli della mattina da Pescara per Milano potrebbero subire ritardi anche nei prossimi giorni». Queste le parole del direttore generale della Saga, Luca Ciarlini, che dunque “congela” fino a data da destinarsi la situazione voli all’aeroporto di Pescara, dove da due giorni gli aerei Ryanair e Alitalia in partenza per Bergamo Orio al Serio e Milano Linate, rispettivamente delle 7.00 e delle 7.30, rimangono fermi ai box a causa del ghiaccio sulle ali. Vero è che il fenomeno finora ha interessato solo tre voli (due martedì e uno mercoledì ndr), quelli che partono all’alba, che comunque non sono stati cancellati,ma hanno subìto solo, si fa per dire, un ritardo di tre/quattro ore.Matanto è bastato a far infuriare gli oltre 200 passeggeri che sono rimasti bloccati a terra, perdendo coincidenze aeree e appuntamenti di lavoro fissati a Milano per le prime ore della mattina. «Si è trattato di un problema tecnico legato al tipo di prodotto che viene utilizzato per lo sghiacciamento delle ali dei velivoli - spiega il direttore. Da quest’anno, infatti, una normativa europea ci ha imposto di cambiare il prodotto per il “de-icing”, ma quello nuovo, arrivato solo a novembre, non si è rilevato conforme alle caratteristiche illustrate nella scheda tecnica». I tecnici della Saga sono al lavoro da giorni per effettuare i test di sicurezza, cambiando miscela e sistema di erogazione del liquido antigelo.Maanche nel corso dell’ultimo controllo, effettuato proprio ieri mattina all’alba, non si sono avute le garanzie sperate. Dunque, tutto da rifare. Decolla solo Alitalia, aereo più piccolo che non ha bisogno di sghiacciamento. Ryanair parte alle 9.35 anziché alle 7.30, tra le proteste dei passeggeri che per il secondo giorno consecutivo si vedono costretti ad aspettare che sia il sole a sghiacciare le ali.
PROBLEMA NAZIONALE «Purtroppo si tratta di un problematecnico che non riguarda solo noi - spiegano ancora i vertici Saga - ma che è stato riscontrato in tutta Italia». «Nonostante le tante persone rimaste a terra per ore ad aspettare la partenza dei voli, non c’è stato alcun disordine - ha sottolineato Dino Petitti, dirigente dell’ufficio di Polizia di frontiera dell’aeroporto di Pescara. Tutti chiedevano informazioni agli agenti di Polizia, qualcuno si lamentava dell’accaduto, come è normale che fosse. Ma la Saga ha fornito supporto logistico all’interno delle sale d’aspetto e nel giro di qualche ora la situazione è tornata alla normalità». Nel frattempo la Saga invita i passeggeri in partenza da Pescara a monitorare costantemente il sito dell’aeroporto d’Abruzzo, dove gli orari vengono aggiornati in tempo reale (www.abruzzoairport.com), perché i disagi potrebbero durare - dicono - anche un paio di settimane. Per i rimborsi dei viaggi non effettuati, invece, risponderanno direttamente le singole compagnie aeree.