ROMA Prendete piazza Venezia, cuore del centro storico di Roma. Aggiungete il traffico già appesantito di un mercoledì mattina di dicembre (a ridosso del ponte dell'Immacolata). Completate il tutto con un blocco stradale a singhiozzo, peraltro operato da mezzi di notevoli dimensioni, e otterrete un ingorgo infernale, un tappo che ha mandato su tutte le furie residenti e automobilisti. Lo scenario è quello di ieri mattina, quando una sessantina di bus turistici si sono ritrovati a sfilare a passo d'uomo sotto l'Altare della Patria per protestare contro il nuovo piano pullman del Campidoglio, approvato in giunta la settimana scorsa e presentato dall'assessore alla mobilità Linda Meleo, che agli operatori del settore proprio non va giù.
IL CAOS
I torpedoni hanno paralizzato diverse zone della Capitale: da via Nazionale al Circo Massimo, dal lungotevere a Largo Argentina. Decine le telefonate ai centralini della polizia locale: i vigili urbani hanno deciso di chiudere temporaneamente alla circolazione la storica piazza romana facendo deviare i mezzi verso il Teatro di Marcello. «Una manifestazione spontanea», sottolinea Andrea Genovese del sindacato Emet, che per questa mattina ha convocato la protesta con 300 autisti in piazza del Campidoglio: «ci incateneremo», assicura. Alcuni conducenti (oltre una decina) sono stati identificati da vigili e polizia e se ne sta valutando la posizione anche per verificare eventuali violazioni del Codice della strada. Prese anche le targhe dei mezzi utilizzati per la protesta. La rivolta degli autisti era stata in qualche modo minacciata già martedì subito dopo la notizia delle nuove regole comunali.
IL PIANO
La sfida è lanciata e, come insegnano le vertenze con i tassisti vissute nella Capitale negli ultimi anni, gli esiti sono imprevedibili, soprattutto sulla pelle dei cittadini. «Se temo l'inizio del muro contro muro con gli operatori dei bus turistici? Assolutamente no», dice a chiare lettere il sindaco, Virginia Raggi. «Quello che Roma deve fare è pretendere un turismo di qualità - aggiunge - Stiamo lavorando per andare in una nuova direzione, il cambiamento deve essere visto come un'opportunità di crescita e sicuramente lo sarà». Quello degli operatori è «un atteggiamento irresponsabile», secondo l'assessore Meleo: «Questi comportamenti non saranno tollerati, né possono essere giustificati - spiega la responsabile capitolina della mobilità - con questo nuovo regolamento il mercato si regolarizza. Vogliamo l'abbattimento della circolazione dei torpedoni davanti ai monumenti, ma allo stesso tempo l'amministrazione ha anche immaginato e previsto nuovi posteggi per agevolare il flusso e il deflusso dei bus turistici. Non penalizziamo chi lavora: ci saranno i parcheggi in zone limitrofe al Centro, con aree più ampie e accessibili. Abbiamo solo deciso di mettere ordine alla circolazione e alla sosta, perché prima di tutto lo dobbiamo ai cittadini».
Tra Colosseo e Vaticano a luglio parte la stretta per bloccare i torpedoni
LE NORME
ROMA Il nuovo regolamento, se arriverà anche il via libera definitivo dell'assemblea capitolina, partirà dalla prossima estate. Ma per i bus turistici, quella esercito di mezzi pesanti (fino a duemila al giorno) che invade la Città eterna senza soluzione di continuità, i cambiamenti saranno significativi: dal centro storico off-limits ai torpedoni allo stop alle file davanti al Colosseo. Le nuove regole che disciplineranno il transito e la sosta dei pullman turistici nella Capitale, approvate dalla giunta di Virginia Raggi e ora attese al vaglio del consiglio comunale, hanno infatti scatenato immediatamente la virulenta reazione della categoria.
LE NOVITÀ
L'obiettivo dell'amministrazione capitolina, come spiegano l'assessore alla mobilità Linda Meleo e il presidente della commissione trasporti Enrico Stefano, è duplice: «maggiore sostenibilità ambientale» e «tutela del patrimonio storico culturale». Per raggiungerli è stata decisa l'eliminazione dell'uso «discriminatorio degli abbonamenti annuali a favore di carnet che possono acquistare tutti». Il regolamento del 2014, secondo il Campidoglio, prevedeva permessi annuali a prezzi irrisori: un operatore pagava fino a 2.300 euro l'anno per entrare in centro ogni giorno quante volte voleva. Praticamente chi usufruiva di questa tariffa, all'incirca 6 euro al giorno, adesso pagherà un titolo giornaliero standard, 180 euro per un veicolo Euro 6 per varcare la Ztl B, che corrisponde alla città storica, senza comunque poter entrare in Centro, oppure acquisterà i carnet.
I COSTI
Gli operatori turistici con un veicolo Euro 6 potranno acquistare 300 tagliandi giornalieri a 23.650 euro, 50 a 5.400 euro, 100 a 9.750 euro, 200 a 17.550 euro. Gli operatori di bus turistici Euro 5 potranno invece acquistare 300 ingressi giornalieri a 24.950 euro, 50 a 5.700 euro, 100 a 10.250 euro, 200 a 18.450 euro. Più il veicolo sarà inquinante più aumenteranno i prezzi dei tagliandi. In questo modo il Campidoglio conta di ridurre «drasticamente» il traffico dei bus turistici. Gli stalli per la lunga sosta sono stati collocati in aree periferiche in corrispondenza di nodi metro-ferroviari.
IL CENTRO
La zona C, cioè il centro storico, sarà interdetta ai bus turistici, a eccezione dei mezzi che trasportano scolaresche (con allievi di età non superiore ai 10 anni), e clienti di hotel del centro con un numero di stanze pari o superiore a 40, secondo un limite comunque fissato a 30 accessi giornalieri. Discorso a parte per l'area del Vaticano nella quale l'accesso contingentato sarà valido tutti i giorni, mentre oggi riguarda solo le giornate di mercoledì e domenica.
LE AREE DI SOSTA
Nella zona attorno al Colosseo, invece, sarà necessaria una prenotazione anticipata degli stalli per la salita e la discesa dei passeggeri (30 minuti più 30). In generale, diminuiscono le aree sosta che da 26 diventano 18 (si dirà addio a quelle di via di San Gregorio e del Traforo) ma aumentano gli stalli per la sosta media (saranno 53) che durerà 3 ore e non più due.