OVINDOLI L'annuncio del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, di un ulteriore finanziamento a favore del comprensorio dell'Alto Sangro apre un fronte polemico nella maggioranza di governo della Regione e in qualche modo anche nel Pd con Pierpaolo Pietrucci e Stefania Pezzopane che chiedono pari dignità anche per l'altro versante sciistico dell'Abruzzo interno. IL NUOVO INVESTIMENTO. Tutto nasce, in occasione dell'inaugurazione delle due nuove cabinovie e dell'impianto di innevamento artificiale a Roccaraso, da una dichiarazione di D'Alfonso: «Siamo di fronte a imprenditori coraggiosi e determinati che hanno operato su base progettuale. Regione, enti locali, Comune hanno saputo lavorare nel trovare risorse e accelerare procedure. Accanto a quello che già si è fatto noi ci metteremo altri 20 milioni di euro poiché, da Roccaraso a favore dell'Abruzzo, ma anche dell'Italia, arriva un milione di persone l'anno, anche di più di quelle dell'aeroporto». CARUSO. Anche il sindaco di Castel di Sangro, nonché presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, ricorda i nuovi importanti investimenti sull'Alto Sangro: «Dopo l'inaugurazione dei nuovi impianti di innevamento programmato e delle due cabinovie da 10 posti per un investimento di 30 milioni di euro è pronta una seconda fase che prevede l'ampliamento del comprensorio sciistico dell'Alto Sangro, che porterebbe l'intero bacino tra i più importanti d'Europa.LE OPERE. I lavori riguarderanno le tratte Roccaraso-Pizzalto per 35 milioni di euro; Castel di Sangro-Gravare (45 milioni); Piano delle Cinque Miglia-Pizzalto 18 milioni di euro; Passo Godi-Serra Rocca Chiarano-Monte Pratello 54 milioni di euro.PIETRUCCI E PEZZOPANE. Nell'altro versante dell'Abruzzo interno, quello di Ovindoli, Campo Felice e Campo Imperatore per intenderci, Pierpaolo Pietrucci, presidente della commissione Territorio in consiglio regionale, e la senatrice Stefania Pezzopane, pur usando toni concilianti, sottolineano con forza la necessità di evitare sperequazioni tra i comprensori sciistici. «Quella di giovedì, con la presenza del ministro Luca Lotti per l'inaugurazione delle nuove cabinovie e del sistema di innevamento del comprensorio sciistico Aremogna-Pizzalto-Montepratello, è stata una grande giornata per l'Abruzzo, che abbiamo vissuto con orgoglio e soddisfazione. Proprio questa soddisfazione e questa consapevolezza ci impongono di non accontentarci, di rilanciare, di spronare a mettere in campo queste capacità non solo in quell'area e per quelle montagne, ma anche per le altre d'Abruzzo che hanno le stesse potenzialità e avrebbero le stesse opportunità di sviluppo».L'APPELLO A D'ALFONSO. «Ci riferiamo», aggiungono, «rivolgendoci a Luciano D'Alfonso, al Gran Sasso, alla Maiella, al Sirente Velino. Parliamo di montagne, non di stazioni sciistiche, perché rimaniamo convinti che la strada debba essere quella di un'attenzione e di investimenti che consentano lo sviluppo per tutto l'anno, non solo limitatamente al periodo invernale».I 12 MILIONI DI FONDI FAS. «Un primo segnale di attenzione e considerazione», precisano Pietrucci e la Pezzopane, «può essere il seguito all'impegno di destinare nel più breve tempo possibile i dodici milioni di fondi Fas al Comune di Ovindoli per la realizzazione di impianti in aree già autorizzate e 15 milioni ai Comuni di Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo per strategie infrastrutturali turistiche invernali ed estive che andranno a completare il sistema integrato sostenibile Ovindoli-Magnola-Campo Felice. I progetti ci sono, in questo ultimo caso sono stati presentati dai Comuni del sistema Altopiano delle Rocche-Valle Subequana alla nostra presenza, del vicepresidente della Regione Giovanni Lolli e del presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. Sono stanziamenti doverosi, se si considera che le risorse destinate al comprensorio Aremogna-Pizzalto-Montepratello ammontano a circa 60 milioni. Bene la strategia seguita per l'Alto Sangro, ma adesso pensiamo a come replicarla sulle montagne e sui comprensori aquilani». Secondo Pietrucci e la Pezzopane, Comuni, «operatori, stakeholder, giustamente pretendono un pari trattamento doveroso, per chi rappresenta le istituzioni, a fronte di investimenti privati finora sostenuti con le proprie forze per la crescita del territorio tutto». Tra Ovindoli, Monte Magnola, Campo Felice e Campo Imperatore si arriva a 650mila presenze annue, che si possono integrare con l'Altopiano delle Rocche che supera il milione considerando i non sciatori, e i 100mila visitatori delle Grotte di Stiffe.