GORIANO SICOLI Il nuovo orario regionale dei treni, che entrerà in vigore martedì, mortifica i viaggiatori della stazione di Goriano Sicoli con due fermate soppresse. L'iniziativa, che non ha previsto neanche delle alternative su gomma, ha scatenato la rabbia di residenti e dei sindaci dei comuni di Goriano Sicoli, Castelvecchio Subequo, Castel di Ieri, Secinaro, Gagliano Aterno, Molina Aterno e Raiano che protestano contro quella che definiscono una vera e propria discriminazione. A raccogliere le lamentele, il sindaco di Goriano Rodolfo Marganelli, che ha chiamato in causa gli assessori regionali Camillo D'Alessandro e Andrea Gerosolimo e la direzione di Trenitalia. «Questi signori devono sedersi con noi sindaci per discutere del futuro dei collegamenti con il nostro territorio», afferma Marganelli. «I tagli interessano solo le zone interne mentre per altri paesi sono stati messi a disposizione servizi navetta. Attenzioni che, al contrario, discriminano il nostro territorio, in particolare Goriano che oltretutto non è servito dai collegamenti su gomma della Tua. Una situazione che lede il diritto alla mobilità, che affronteremo con l'appoggio delle associazioni dei consumatori e se necessario, con i cittadini pronti a proteste eclatanti». A finire sotto la scure dei tagli il treno 23683 Sulmona Avezzano, partenza da Goriano alle 6,13 che consente di arrivare a Roma alle 8,45 e il ritorno dalla Capitale con cambio ad Avezzano con il treno 23680, anch'esso soppresso.