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Pescara, 24/07/2024
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Data: 10/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Civitarese minaccia di dimettersi perché ha perso il suo staff». Mentre la lettera dell'assessore scuote la giunta, il centrodestra rivela il retroscena. Ma Blasioli respinge l'ultimatum. Il Pd: «L'assessore non deve sottrarsi al confronto»

PESCARA La sostituzione già avvenuta di un dirigente e quella imminente di un responsabile di servizio sarebbero alla base dello sfogo dell'assessore al traffico e all'urbanistica Stefano Civitarese, che in una lettera inviata giovedì scorso al sindaco, alla giunta e ai consiglieri di maggioranza minaccia di lasciare il suo incarico se i suoi progetti per la città dovessero continuare a non essere condivisi dall'intera coalizione. A rivelarlo sono alcuni consiglieri del centrodestra che intendono rimanere anonimi per non alimentare la polemica. Secondo questi esponenti dell'opposizione, Civitarese avrebbe mal digerito la recente sostituzione, da parte del sindaco, della dirigente al settore Programmazione del territorio Emilia Fino con Pierpaolo Pescara e ora sarebbe contrario anche al probabile spostamento del responsabile del servizio Pianificazione del territorio Alessandro Feragalli con Fausto Di Francesco, attuale responsabile del settore Espropriazioni. Insomma, l'assessore si vedrebbe togliere due pedine fondamentali del suo staff proprio in un periodo in cui ci sono in ballo importanti progetti per la città, dalla riqualificazione delle aree di risulta, alla ripianificazione della zona sud della città con la realizzazione di una cittadella dello sport e di un campus universitario.Una ricostruzione fantasiosa? Difficile dirlo, ma quello che ha scritto l'assessore nella sua lettera non lascia dubbi. Civitarese, dopo aver elencato una serie di progetti importanti in ballo, ha lanciato una sorta di ultimatum al sindaco Marco Alessandrini. «Se non fosse questa la visione effettivamente condivisa», si legge, «e prevalesse l'idea di dare priorità a una politica, per così dire, senza strategia, sarebbe il caso di dircelo chiaramente e serenamente. È ovvio che per una politica senza strategia non vi è bisogno del sottoscritto e per gestire il quotidiano vi sono certamente politici più adatti e bravi di me». Parole pesanti, quelle dell'assessore, che hanno suscitato una serie di reazioni. Alessandrini, contattato telefonicamente, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Al suo posto è intervenuto il vice sindaco Antonio Blasioli. «Il confronto è il sale della politica», ha affermato, «ed è lo strumento migliore per fare scelte a favore della città». «La giunta Alessandrini», ha aggiunto, «è compatta nelle scelte portate avanti dall'assessore Civitarese che si trovano all'interno delle linee di mandato. Queste scelte sono davvero attese dalla città e non mi risulta che nessuno si sia frapposto, per esempio, alla sua idea di area di risulta, alla sua idea di Decreto sviluppo o alle Norme tecniche di attuazione che abbiamo da poco approvato in consiglio». «Va poi detto», ha fatto presente Blasioli, «che nessun assessore alla mobilità ha mai potuto decidere in autonomia. Questa è una palestra difficile con cui ogni amministratore deve confrontarsi e non limitarsi a ricorrere a distinzioni troppo comode tra chi ha la strategia e chi meno per non sottoporsi al difficile esercizio della mediazione».

Il Pd: «L'assessore non deve sottrarsi al confronto»

PESCARALa lettera dell'assessore Stefano Civitarese ha scatenato una valanga di reazioni, da parte sia della maggioranza, che dell'opposizione. Sono intervenuti persino due partiti del centrosinistra, il Pd e il Psi, per commentare la minaccia di dimissioni di Civitarese.«La lettera che l'assessore ha indirizzato alla maggioranza», ha detto il segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio, «ha il pregio di sottolineare, nella prima parte del testo, la coerenza e la capacità di visione con cui l'amministrazione Alessandrini ha impostato la sua azione strategica in materia di urbanistica e mobilità». «Senza dubbio», ha proseguito, «l'assessore Civitarese ha dato un apporto molto rilevante e qualificante a questo lavoro, che prende le mosse dalle linee programmatiche di mandato del sindaco Alessandrini». «Questa è la strategia che è stata proposta dalla politica», ha fatto notare Di Pietrantonio, «ovvero dal sindaco e dalla sua coalizione e che ha ottenuto il mandato popolare. Gli assessori, tutti gli assessori, sono i collaboratori del sindaco nell'attuazione di questa strategia che li precede e li indirizza. La mancanza di strategia è nella visione personale che si fa tutto, trascurando che nella politica la strategia consiste nell'elaborazione delle proposte migliori e necessarie e nella fatica democratica della loro condivisione con la cittadinanza».Decisamente più duro il commento degli esponenti del Psi, il segretario regionale Giorgio D'Ambrosio e il consigliere comunale Riccardo Padovano. «Ancora una volta assistiamo al teatrino delle dimissioni annunciate e mai rassegnate dall'assessore Civitarese», hanno affermato, «le scelte urbanistiche e di mobilità vanno discusse e condivise con la coalizione, le associazioni di categoria e con la città. Nessuno è indispensabile».Non hanno risparmiato critiche nemmeno i consiglieri di Fratelli d'Italia Guerino Testa, Massimo Pastore e Alfredo Cremonese. «La mediocrità della giunta Alessandrini», hanno osservato in una nota, «è quotidianamente rilevata dai cittadini di Pescara che vedono la città in balìa dell'improvvisazione e dell'inettitudine. Ma quando a confermarlo e a certificarlo è un assessore della tua giunta, con parole pesanti come macigni, qualche domanda, caro sindaco, te la dovrai pur porre».«"Senza strategia ", ha ribadito Civitarese», hanno concluso, «è l'ennesimo schiaffo per una giunta che con ciclicità torna a vivere problemi di personalismi e di confusione».

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