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Data: 11/12/2017
Testata giornalistica: Clickmobility
Rapporto Euromobility: Mobilità sostenibile, Parma sul primo gradino del podio. A seguire Milano e Torino. Al quarto posto Venezia seguita da Padova. Le più insostenibili sono L’Aquila, Siracusa e Catanzaro (Guarda la classifica sulle principali 50 città)

Parma conquista il primo posto del podio per mobilità sostenibile. A seguire Milano e Torino. Al quarto posto Venezia seguita da Padova. Roma soltanto al quindicesimo posto. Cagliari e Bari le città che scalano più posti in classifica. Le più insostenibili sono L’Aquila, Siracusa e Catanzaro.

È Parma a conquistare la prima posizione e quindi il titolo di città più "eco-mobile" d'Italia. Vince non solo perché fa della pianificazione lo strumento di governo della mobilità - è una delle prime città italiane ad aver approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile - ma anche per una buona dotazione di aree pedonali e ZTL, per i servizi di trasporto pubblico offerti ai cittadini e per un parco circolante ricco di veicoli a basso impatto; ma vince anche per la consolidata presenza di un mobility manager di città e di servizi di sharing mobility.

Sul podio anche quest’anno tutte città del nord, con il secondo posto a Milano e il terzo a Torino; poco sotto Venezia al quarto posto e Padova al quinto. Nella "top ten" figurano Bologna al sesto posto e Brescia al settimo, mentre Roma conferma soltanto il quindicesimo posto. Chiudono la “top ten” Modena all’ottavo posto, Prato al nono e Reggio Emilia al decimo. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile L’Aquila, Siracusa e Catanzaro. Sono due città del sud, Cagliari e Bari, quelle che scalano più posti in classifica.

La graduatoria delle città alla ricerca di una mobilità più sostenibile è contenuta nell’undicesimo Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il Rapporto segnala che continua ad aumentare (+0,5%) il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (si attesta a 58,5% in linea con il dato nazionale, che fa registrare un incremento ancora superiore, +0,9%) anche se aumenta il numero di veicoli a basso impatto, soprattutto GPL e Metano, che raggiungono complessivamente l’8,78% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 39%.

Si inverte il trend per la qualità dell’aria che, dopo il peggioramento del 2015 causato dalle avverse condizioni meteorologiche, torna a far registrare un miglioramento netto: ben 23 città rispettano tutti i limiti di normativa. Vietato però abbassare la guardia. A “targhe alterne”, infine, la sharing mobility: bene il car sharing a flusso libero, meno quello convenzionale e alcuni servizi di bike sharing.

Sono questi i dati più rilevanti che emergono dal rapporto che fotografa le principali 50 città italiane: tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e i capoluoghi di Provincia con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.

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