TERAMO«Questo dibattito mi fa sorridere». Il deputato di Alternativa popolare Paolo Tancredi interviene sulla spaccatura interna a Forza Italia esplosa con la caduta dell'amministrazione comunale: da una parte l'ex sindaco Maurizio Brucchi, dall'altra il duo Paolo Gatti-Gianni Chiodi accusato da Brucchi di aver pianificato a tavolino la sua defenestrazione in funzione delle proprie candidature al Parlamento e di aver ignorato, e delegittimato, i vertici regionali e provinciali del partito. Al punto che, ora, starebbe per intervenire il livello nazionale.Tancredi, che è stato a lungo coordinatore provinciale dell'allora Pdl, dice: «Da quando sono andato via io hanno chiuso la sede provinciale e la lista di Forza Italia alle ultime amministrative è stata depredata, con assessori andati nella civica di Gatti e con due iscritti dell'Ncd prestati da me l'ultimo giorno per completarla. Insomma, del partito non importava niente a nessuno. Quando però il partito serve perché è tempo di candidature, allora tutto cambia... Da questo punto di vista il più coerente è Paolo Gatti che a seconda dell'elezione si sceglie il partito, vedi nel 2013 quando scelse Fratelli d'Italia perché in Forza Italia non poteva e poi rientrò perché gli garantivano una candidatura. Che adesso ci sia tutta questa levata di scudi sulla coerenza mi fa veramente ridere, in questi anni la coerenza chi l'ha praticata? Uno dei problemi del Comune di Teramo è stato che si sono azzerati i partiti e si sono fatte liste che non si sa né da dove venivano, né dove andavano».Secondo Tancredi «fino a cinque-sei anni fa il Pdl c'era, c'erano una sede e un coordinamento provinciale, si è fatto un congresso. Ora dove sta? In giro per la provincia in tempi di amministrative io non ho visto mai Forza Italia, c'era Gatti che si dava da fare e stop. La crisi della politica è prima di tutto l'assenza dei partiti, magari ritornassero».Come andrà a finire in Forza Italia per le candidature teramane al Parlamento? Chi le deciderà? Tancredi, da esterno, la vede così: «I coordinamenti locali hanno sempre più perso forza. Pagano (coordinatore regionale, ndr) è un concorrente per la candidatura, per questo Gatti e Chiodi non lo riconoscono. Poi, a Roma, ognuno ha il suo sponsor... Fino all'ultimo minuto sarà partita aperta».