LONDRA. Dopo lo sciopero proclamato dai piloti Ryanair in Italia, che si terra' il 15 dicembre, anche gli altri piloti della compagnia low cost con base a Dublino, hanno dichiarato sciopero.
Circa il 28% dei 300 piloti Ryanair con base a Dublino ha aderito allo sciopero, tuttavia si tratta della maggioranza degli 84 piloti assunti direttamente da Ryanair, la quale assume molti piloti indirettamente da altre compagnie. Ryanair sostiene di non aver ricevuto notifica ufficiale dello sciopero, di cui non si sa la data.
L'azione non e' stata decisa per motivi economici ma per una questione di diritti, come in Italia.
«Dopo aver esperito senza esito tutti i tentativi di dare avvio a un percorso negoziale formale per il riconoscimento dei propri diritti e per avere un contratto collettivo di lavoro nazionale – aveva annunciato una nota nei giorni scorsi – il personale navigante di Ryanair aderente ad Anpac ha votato a larghissima maggioranza per la prima dichiarazione di sciopero dalle 13 alle 17 del prossimo 15 dicembre».
Lo sciopero in Italia interesserà tutti i voli in partenza dalle basi italiane ed e' stato dichiarato per il riconoscimento ed il rispetto dei diritti previsti dall'ordinamento nazionale italiano e per vedere riconosciuto il diritto dei piloti e degli assistenti di volo di Ryanair operanti stabilmente sulle basi italiane ad essere rappresentati a livello nazionale da propri rappresentanti regolarmente eletti ed organizzati nell'ambito delle associazioni sindacali nazionali.
Lo scopo finale dell'azione di sciopero «e' l'ottenimento di un contratto collettivo unico che regoli i rapporti di lavoro di tutti i piloti e assistenti di volo Ryanair operanti sulle basi italiane e il superamento delle disparita' che oggi caratterizzano i rapporti di lavoro del personale navigante».
E proprio oggi ai piloti Ryanair è arrivata una comunicazione del Chief People Officer Eddie Wilson con la quale si chiede ai lavoratori di essere presenti regolarmente al lavoro il giorno dello sciopero e avverte che i piloti che parteciperanno a questa agitazione violeranno gli accordi presi e perderanno i benefici concordati. Di che si tratta? Della perdita di futuri aumenti di retribuzione previsti dall’ accordo di base così come eventuali trasferimenti o promozioni all'interno della base in cui si lavora.
«Come ogni gruppo di lavoratori – ha detto ufficialmente la compagnia -, i piloti di Ryanair sono molto ben pagati. Sono liberi di unirsi ai sindacati, ma come ogni altra multinazionale, Ryanair è anche libera - in base alle leggi irlandesi e dell'Ue - di rifiutarsi di impegnarsi con i sindacati (dei piloti concorrenti). Ryanair non riconoscerà un sindacato dei piloti di Aer Lingus, non importa quanto spesso o per quanto tempo questa minuscola minoranza (che guadagna tra i 150 mila e i 190 mila euro) tenterà di interrompere i nostri voli o i piani dei nostri clienti durante la settimana di Natale».