ABRUZZO. Il nuovo orario invernale di Trenitalia prevede pesanti tagli di treni nella provincia dell’Aquila.
In particolare vengono soppresse 4 relazioni giornaliere (Sulmona Avezzano 6,55 e Avezzano Sulmona 21,39; Avezzano Sora 17,26 e Sora Avezzano 19,07), mentre il sabato e la domenica vengono soppresse 4 corse a giornata tra Sulmona e L’Aquila e ritorno, limitando così il collegamento di fine settimana tra Valle Peligna, Valle Subequana e L’Aquila.
«Non sono bastati i problemi che saranno causati ai cittadini e ai residenti della provincia dell’Aquila dalla riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma, ovvero dalla riesumazione della Sangritana Spa e dai taglio dei contributi alle corse attualmente gestite da Tua (la nuova azienda di trasporto regionale) verso Roma», contestano Umberto Trasatti, segretario Cgil della provincia dell’Aquila e Domenico Fontana, segretario Filt della provincia dell’Aquila.
La Cgil calcola che con i treni che i pendolari e i cittadini vedranno scomparire, Trenitalia rientrarà nei 4,1 milioni di chilometri previsti in Abruzzo dal contratto di servizio firmato dalla Regione.
«Naturalmente a pagare sarà soltanto la provincia aquilana», denunciano i sindacalisti. «Tutto ciò mentre un trattamento ben diverso viene riservato ad altre zone dell’Abruzzo già servite in maniera più adeguata, ovviamente quelle della costa, dove due nuovi treni sono istituiti nella tratta Pescara-Francavilla».
Il deputato Gianni Melilla annuncia una interrogazione parlamentare sul caso e spiega: «si tratta di una scelta che penalizza le zone interne e montane abruzzesi già duramente colpite dai tagli ferroviari degli anni passati (basti pensare alla famigerata soppressione di ogni collegamento da Sulmona a Castel di Sangro-Carpinone e alla diminuzione generale dell’offerta dei treni del trasporto pubblico locale a danno dei lavoratori e studenti pendolari abruzzesi). Desta seria preoccupazione dunque l’ulteriore taglio nel collegamento di Sulmona con Avezzano lungo la Pescara- Roma, di Avezzano con Sora e l’isolamento festivo del capoluogo regionale».