La Filt Cgil come è noto, mostrando un grande senso di responsabilità, non si è sottratta in questi anni al percorso tortuoso che ha permesso in tempi record un'operazione imponente di razionalizzazione delle aziende partecipate della Regione Abruzzo operanti nel settore del trasporto pubblico locale e che ha consentito, nel 2015, la nascita di TUA Spa, azienda di oltre 1600 dipendenti, inserita di diritto tra le prime dieci società italiane di tpl sulla base dei km annui effettuati, dell'entità del fatturato, del capitale sociale e delle ben otto unità di produzione dislocate nelle quattro province abruzzesi.
Questa stessa organizzazione sindacale, pur di consentire l’avviamento e la messa in sicurezza della nuova società che ereditava - è il caso sempre di ricordarlo - una situazione economica ma anche organizzativa davvero drammatica, ha altresì condiviso con i lavoratori misure ed interventi inizialmente impopolari che hanno determinato da un lato, inconfutabili aumenti della produttività e, in taluni casi, anche importanti riduzioni salariali.
L’obiettivo di questi sacrifici chiesti ai lavoratori, era evidentemente quello di puntare con decisione e in tempi ragionevoli ad una successiva fase di sviluppo e per fare ciò occorreva rendere sostenibile sin dall’inizio un’operazione di aggregazione societaria assai complessa e delicata, ma al tempo stesso irrinunciabile, fornendo un contributo determinante in grado di garantire da subito l’equilibrio di bilancio, obiettivo quest'ultimo che puntualmente è stato raggiunto sia nel 2015 che nel 2016.
Tuttavia a fronte di questo indubbio spirito di abnegazione mostrato dai lavoratori di TUA, l’azienda ha invece continuato a manifestare una totale inefficienza dal punto di vista organizzativo, a partire dalla condizione dei depositi territoriali e delle rispettive Unità di produzione che operano in totale abbandono e soprattutto in assenza di un necessario coordinamento e di una governance.
Questa grave carenza organizzativa ci ricorda un modello che sembra ripercorrere, se non addirittura accentuare, gli angosciosi momenti del recente passato. Inevitabili risultano pertanto le pesanti ricadute sulla qualità del servizio che viene offerto all’utenza e le conseguenti segnalazioni di disservizi e di inefficienze che, con cadenza quasi quotidiana, apprendiamo dalla stampa. Denunce e lamentale davvero imbarazzanti, soprattutto se le accostiamo alla imponente campagna pubblicitaria con la quale TUA, nel promuovere il trasporto pubblico, ha trovato il modo per enfatizzare gli aspetti della comodità e dell’efficienza che sarebbero invece, a loro dire, assicurati.
E’ altresì inaccettabile, per una neonata società regionale e che si fregia di far parte del novero delle più importanti aziende italiane, il mancato rispetto di impegni, di contratti e di accordi aziendali regolarmente sottoscritti e sulla cui costante inosservanza, la Filt Cgil intravede una grave condotta antisindacale.
Per questi motivi e per altre argomentazioni che indichiamo di seguito (solo per titoli), la Filt Cgil Abruzzo ha deciso di rispondere ad un atteggiamento aziendale presuntuoso ed arrogante, con la proclamazione di un primo sciopero di 4 ore che si terrà venerdì 15 dicembre 2017 dalle ore 16.30 alle ore 20.30 (personale viaggiante) e nelle ultime 4 ore del turno per il restante personale.
Per questi motivi e per altre argomentazioni che indichiamo di seguito (solo per titoli), la Filt Cgil Abruzzo ha deciso di rispondere ad un atteggiamento aziendale presuntuoso ed arrogante, con la proclamazione di un primo sciopero di 4 ore che si terrà venerdì 15 dicembre 2017 dalle ore 16.30 alle ore 20.30 (personale viaggiante) e nelle ultime 4 ore del turno per il restante personale.