PESCARA. L’associazione Pescara Punto Zero ha organizzato una raccolta firme per domenica 17 dicembre in piazza Sacro Cuore, a Pescara, per chiedere misure concreto per risolvere e ridurre l’inquinamento atmosferico da polveri sottili.
L’associazione contesta i provvedimenti inutili posti in essere da parte dell’amministrazione comunale di Pescara, come ad esempio l’abbassamento dei riscaldamenti negli uffici ed edifici pubblici e nelle case a 18 gradi.
Così come viene contestata la continua spesa per misurare i livelli di inquinamento o il mancato ripristino delle quattro centraline Arta rimosse nel luglio del 2016 nei punti più trafficati: Viale Bovio, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Grue e Viale D’Annunzio. Ne sono rimaste tre, che si trovano nei punti in cui di solito la concentrazione di micropolveri è più bassa.
PescaraPuntoZero chiede inoltre che fine abbia fatto il Protocollo d’Intesa tra Comune di Pescara, Cetemps, (centro di eccellenza per le ricerche ambientali dell’Università dell’Aquila) e l’Arta siglato a dicembre del 2016 e presentato ai cittadini come la panacea per garantire il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso la realizzazione di un sistema per la prevenzione dell’inquinamento?
Dunque l’appuntamento è in piazza per sottoscrivere le proposte a livello nazionale e comunale che sono frutto di un percorso di elaborazione nato dal confronto con vari soggetti professionali ed esperti del settore specifico di intervento.
«La Campagna nazionale», spiegano ancora dall’associazione, «mira a favorire una vastissima aggregazione di organizzazioni civiche, lavoratori e sindacati di base, sindaci ed amministratori che si impegneranno a raccogliere firme per tre diverse Petizioni da presentare al Parlamento, presumibilmente a febbraio 2018 e comunque prima delle elezioni politiche, con lo scopo di introdurre nella prossima legislatura le modifiche alla Legge 549 del 28/12/1995 ed al T.U. Ambiente D. Lgs. 152/2016 su tre argomenti diversi ma che insieme sostengono la necessità da un lato di colmare finalmente il vuoto normativo nazionale sul diffuso e nocivo “inquinamento olfattivo” prodotto dagli impianti di varie attività industriale ed agricole, dall’altro lato l’importanza di introdurre norme per disincentivare l’incenerimento compresa la “Waste Tax” tassazione degli impianti di discarica, di incenerimento con o senza recupero di energia e degli impianti di combustione di rifiuti o di suoi derivati (cementifici - centrali termoelettriche - centrali a biogas/biomassa) ed in terzo luogo di incrementare fortemente l’importo del Contributo Ambientale riconosciuto ai Comuni ed alle piattaforme convenzionate per finanziare la raccolta differenziata domiciliare.
IERI L’INCONTRO
Intanto si è svolto ieri l’incontro con le associazioni ambientaliste voluta dall’assessore all’Ambiente per pianificare strategie e programmi da attuare su tutte le problematiche attinenti all’ambiente, dalla qualità dell’aria all’inquinamento acustico, dalla balneazione alla qualità delle acque fluviali.
«E’ stato un confronto a 360 gradi per definire le linee di azione di una strategia a tutela dei vari aspetti ambientali cittadini a rischio – così l’assessore all’Ambiente Simona Di Carlo – Dalle associazioni abbiamo ricevuto collaborazione e idee su cui ci confronteremo con la consapevolezza che nell’affrontare la materia dell’Ambiente sarà indispensabile lavorare in sinergia con altri settori e competenze dell’Esecutivo cittadino, come la Mobilità e il Verde. Dalle associazioni è arrivata la richiesta di istituire un confronto allargato con tutti i titolari delle deleghe che afferiscono all’Ambiente, con l’istituzione di un tavolo permanente di cui stabiliremo a breve i tempi. E’ stato un incontro davvero proficuo perché avvia la condivisione di un tavolo sistematico di cui si sono detti disponibili a partecipare, mettendo a disposizione anche le proprie competenze. Organizzeremo inoltre una nuova riunione con i rappresentanti del centro di eccellenza Cetemps dell’Università dell’Aquila per illustrare la relazione conclusiva dello studio di fattibilità realizzato nei mesi di collaborazione avuta con il Comune di Pescara, da cui trarre indicazioni per elaborare tali strategie e porre le basi di una nuova intesa con il centro di eccellenza dell’Ateneo Aquilano al fine di monitorare l’ambiente al meglio».