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Data: 17/12/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pd, tutti i big corrono nei collegi: Gentiloni a Roma, Renzi a Firenze

ROMA Matteo Renzi ha avviato il lavoro per definire le candidature con un giro di contatti anche con Andrea Orlando e Michele Emiliano, esponenti della minoranza. La strategia elettorale del segretario dem è mettere i candidati più forti alla guida dei collegi, ad esempio Renzi a Firenze centro, il premier Paolo Gentiloni a Roma 1, Dario Franceschini a Ferrara, Andrea Orlando a La Spezia, Marco Minniti a Reggio Calabria, Graziano Delrio a Reggio Emilia, prevedendo per tutti anche la candidatura paracadute nel proporzionale.
Nella settimana dall'8 al 12 gennaio Renzi riceverà tutti i segretari regionali per ascoltare le loro proposte sulle liste. L'idea, spiegano fonti del Nazareno, è di mettere in campo nei collegi i candidati migliori e, sul piano programmatico, radicalizzare lo scontro con i Cinquestelle come dimostrano le polemiche di questi giorni su 80 euro, Europa e pensioni.
LA SFIDA DELLA MINORANZA
Intanto, mentre Gentiloni tiene a battesimo la lista Insieme con Verdi, prodiani e Psi, Orlando esclude la scissione e sfida Renzi: «A chi pensa che noi vogliamo lasciare il Pd diciamo che non abbiamo nessuna intenzione di andarcene. Non ce ne andiamo perché riteniamo di essere quelli che politicamente siano in grado di guidare il Pd e la campagna elettorale. Questo perché abbiamo la credibilità per farlo mentre altri l'hanno perduta». Chiaro il riferimento al segretario dem. E ancora: «Non siamo pessimisti, ma ragionevolmente ottimisti. Vogliamo guidare questa battaglia sapendo che un Pd che riduce lo spettro della rappresentanza perde voti: se il Pd si fa Margherita prende i voti della Margherita, se diventa Ds prende i voti dei Ds. Noi lavoriamo perché il Pd prenda i voti che spettano al Pd».
Orlando, nella convention dei Dems, lancia anche un appello al ministro dello Sviluppo: «Se Calenda vuole lo accogliamo volentieri. Con lui accomuna l'idea di una politica che non si mette a rincorrere la protesta, ma guida la trasformazione. Ho letto dichiarazioni di Calenda che ha detto di aver chiesto di iscriversi al Pd, ma che nessuno lo ha chiamato. Noi lo facciamo».
Ed ecco Gentiloni che partecipando al convegno Patto sul clima promosso dalla lista Insieme, ha elogiato l'intesa con i Verdi: «Considero importante il fatto che gli ambientalisti abbiano deciso di dare un contributo e una spinta nella direzione della sostenibilità all'alleanza di centrosinistra e di governo. Abbiamo bisogno di quest'impegno, anche perché i Verdi sono una delle radici dell'Ulivo e del centrosinistra».

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