PESCARA Dalla necessità di andare verso un’azienda sanitaria unica, all’agricoltura come opportunità di lavoro per i giovani, alla Film Commission come volano di crescita per tutti fino all’ambiente, con al centro la proposta di un “Parco dell’Adriatico”. Poi ancora “territori e città metropolitane“, aree interne, la Nuova Pescara e L’Aquila capoluogo, e il nodo cruciale del lavoro e il welfare. Questi alcuni dei temi e delle idee scaturite al termine della due giorni della Conferenza programmatica-Abruzzo 2030, organizzata dal Pd regionale allo spazio Agorà a Piazzano di Atessa, che si è conclusa ieri. Oltre 600 i partecipanti, riferisce una nota del Pd regionale, tra cui molti rappresentanti istituzionali, militanti del Pd e cittadini, imprenditori, sindacalisti e rappresentanti di categoria. La prima giornata è stata dedicata ai tavoli tematici: Industria 4.0; scuola e università; la nuova sanità; ricostruzione Casa Italia; ambiente, agricoltura; territori, città metropolitane e riforme istituzionali; cultura e turismo; collegamenti; lavoro; il partito; e welfare. La seconda alle riflessioni e conclusioni. Sul palco sono saliti, fra gli altri, la senatrice Stefania Pezzopane, gli europarlamentari Andrea Cozzolino e Pina Picierno e il presidente della Regione Luciano D’Alfonso. «Il partito deve diventare infrastruttura in grado di leggere la realtà e narrare i risultati» ha detto D’Alfonso che ha elencato le cifre che rappresentano la regione: 512 mila i percepenti reddito da lavoro («il miglior dato dal 2002»); 127 mila le imprese attive; ottomila i dottori di ricerca nelle imprese e nella pubblica amministrazione; duemila le invenzioni industriali; 700 mila gli ettari di montagna che rappresentano una risorsa ma anche territori esposti a fenomeni franosi; 365 gli alberi monumentali; un milione e 703 mila gli abruzzesi nel mondo; 6 milioni le presenze turistiche annuali e 12 milioni i potenziali visitatori che si informano sull’ Abruzzo; 40 mila tra inoccupati e disoccupati coloro che hanno bisogno di una risposta di lavoro»