ROMA I risparmi che la Camera i ha accumulato nel 2017, 80 milioni di euro, saranno destinati al Fondo per la ricostruzione post-sisma. È uno degli emendamenti bipartisan alla manovra approvato ieri in Commissione Bilancio. Dopo il dibattito sul Tap, i lavori sono andati a rilento, tanto che l'approdo in aula previsto per martedì mattina probabilmente slitterà. Di fronte alle rimostranze di tutte le opposizioni, il governo ha dovuto fare marcia indietro sulla proposta per agevolare la cessione a Stati esteri di immobili pubblici. La norma, presentata come universale, era stata modificata con la specifica di un singolo caso: la vendita - probabilmente al Qatar - di Palazzo Caprara, in via XX Settembre a Roma. Giudicata dallo stesso rappresentante del Mef inammissibile, perché troppo specifica, è stata ritirata. Tra le norme approvate spunta la maggiore flessibilità di spesa concessa alle Regioni per l'assunzione di personale sanitario, e una stretta per il recupero dei crediti giudiziari. Arrivano modifiche per le autostrade: i concessionari saranno obbligati a sottoporre a gara il 60% dei contratti di lavori sulle tratte (e non l'80% previsto dal nuovo Codice degli appalti), mantenendo il 40% in house. Secondo il Pd, permetterà di salvare il futuro di 3.000 lavoratori. Tra le altre cose c'è il via libera alla modifica, chiesta dal governo, che abolisce il FondInps nato nel 2005 con la riforma del sistema previdenziale e che raccoglie le quote del Tfr maturando.