Continua la guerra infinita del servizio scuola bus, ancora una volta a colpi di ricorsi al Tar. La Ditta Fratarcangeli di Frosinone, esclusa dal bando per lo scuola bus dal comune dell'Aquila, lo scorso 31 ottobre 2017, ha proposto ricorso al Tar. La società, che in ogni caso curerà il servizio fino al mese di gennaio, chiede l'annullamento della determina dirigenziale con la quale l'amministrazione comunale la esclude dal bando, nonché di tutti gli atti correlati, presupposti e consequenziali oltre al risarcimento del danno. La giunta comunale ha deliberato di resistere in giudizio affidando il mandato di difendere l'Ente all'Avvocato Ilda Coluzzi. La commessa dalla fine della gestione Fratarcangeli (Tar permettendo) sarà affidata al Consorzio trasportatori autonoleggiatori L'Aquila e alla cooperativa sociale Intecoop di Teramo, subentrate nel nuovo bando. Il cambio di condizioni ha creato una grande preoccupazione fra i lavoratori dello scuolabus; molti di essi negli anni scorsi sono stati costretti a licenziarsi. La Fratarcangeli aveva ottenuto all'Aquila l'appalto scuolabus nel 2012, dopo aver vinto il ricorso al Tar contro il Comune dell'Aquila e nei confronti del Consorzio Trasportatori e autonoleggiatori, che in origine aveva vinto il bando e che ora è subentrato di nuovo nell'appalto. La Fratarcangeli ne aveva chiesto l'annullamento sulla base di alcune irregolarità riscontrate. La sentenza del Tar è stata poi confermata dal Consiglio di Stato a cui il Consorzio trasportatori era ricorso per opporsi. Ora con l'esclusione da parte del Comune della stessa ditta si ricomincia di nuovo tutto daccapo, avendo nuovi atti da impugnare. A fare le spese di questa situazione sono senza dubbio i lavoratori che non hanno la sicurezza di una continuità del contratto. Per questa ragione hanno chiesto di recente un incontro al sindaco dell'Aquila e all'assessore per il Diritto allo Studio