Già i grillini erano scontenti per il caso Giordana. Ovvero l'alter ego della sindaca, il «sindaco ombra», il Paolo Giordana che sarebbe stato allontanato per certi favoritismi privati e invece - accusano molti 5 stelle - sta sempre lì. Ma questo è quasi niente. L'altra sera, mega scontro nella riunione di maggioranza, ossia tra i grillini torinesi al Comune e la sindaca Appendino. Loro la contestano perché non accettano il suo piano di rientro del debito per i trasporti pubblici cittadini e lei si alza e se ne va. Arrabbiatissima. A riprova che i rapporti tra Appendino e il suo movimento sono ai minimi termini. Quelli del Pd torinese si fregano le mani: «Evviva, evviva, la Appendino sta messa peggio della Raggi».
Tra ambizioni personali e malumori per le promesse elettorali tradite, i 5 stelle vedono nella Appendino quasi un estranea per certi aspetti. E lei non riesce ad adattarsi alla realpolitik pentastellata, in vista delle elezioni in primavera. L'ultima tensione è sui trasporti, la crisi Gtt, e la prima cittadina ha deciso di interrompere bruscamente l'assise dopo un fuoco di fila di dubbi e di lamentele su come si sta portando avanti la questione.