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Data: 21/12/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Infrastrutture e sicurezza - Autostrade, aprono i nuovi cantieri per oltre 170 viadotti

PESCARA I soldi non sono ancora in cassa, ma i circa 58milioni destinati alla concessionaria Strada dei parchi per completare la messa in sicurezza della A24 e A25 sono ormai inseriti nella manovra di bilancio del governo. Anche perché non si tratta di un regalo di Natale ma di un obbligo imposto dal Tar del Lazio, che con il dispositivo del 7 dicembre scorso ha ordinato il trasferimento della somma residua alla società del Gruppo Toto (rispetto ai 111milioni già stanziati) per la prosecuzione dei cantieri sulle due autostrade. Tra l'altro precisando che in caso di inadempienza da parte del ministero si procederà alla nomina di un commissario ad acta. In questo lungo tira e molla ci sono di mezzo i lavori avviati nel maggio scorso e visibili a chiunque si trovi in viaggio tra Lazio e Abruzzo, con inevitabili disagi a causa delle continue serpentine tra i birilli delle carreggiate. Inconveniente destinato ad aggravarsi con l'arrivo della neve. Eppure, prima lo stesso Ministero, poi il Tar con le ordinanze del giugno scorso (il contenzioso con Anas risolto a favore di Strada dei parchi) e del 7 dicembre, hanno sempre ravvisato l'urgenza degli interventi antisismici sulle due autostrade per le forti sollecitazioni subite dalle infrastrutture a causa del terremoto del 2009 e da quelli più recenti del 2016 e 2017.
I cantieri ancora aperti sono una cinquantina rispetto ai 70 avviati lo scorso maggio. Alcune opere sono state realizzate ma resta da completare la messa in sicurezza dei 175 viadotti (di cui 140 doppi e 8 quadrupli in alcuni tratti) fortemente sollecitati dopo il terremoto del 2009, a cui si aggiungono 55 gallerie Per evitare il cosiddetto effetto scalinamento degli impalcati, si sta procedendo con la messa in sicurezza della parte più delicata dei viadotti, quella su cui poggiano i rulli compressi che danno elasticità alla infrastruttura, attraverso l'utilizzo di ampie protezioni in acciaio. Una sorta di imbracatura a culla necessaria per evitare il cedimento dei pilastri in cemento armato in caso di forti sollecitazioni. Dopo il terremoto del 2009, questo effetto scalinamento ha procurato oscillazioni anche di 25 centimetri nei viadotti più a rischio, come quello dell'Aquila e di Bussi.
I tecnici fanno osservare che se il sisma si fosse verificato di giorno (e non alle 3,32 di notte), durante il passaggio di mezzi pesanti, le conseguenze potevano essere ben più gravi. Da qui il sospiro di sollievo a cui si associano i sindaci dell'Aquila, Puierluigi Biondi, di Avezzano, Gabriele De Angelis, di Sulmona, Annamaria Casini e il presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso: «Finalmente - scrivono in una nota congiunta - la notizia tanto attesa, con l'approvazione dell'emendamento alla legge di bilancio che sblocca i fondi destinati alla messa in sicurezza delle nostre autostrade e scongiura la chiusura dei cantieri sulla A24 e A25. Una ulteriore prova della necessità e urgenza di questi lavori sulle due principali arterie di collegamento del Centro Italia e su un territorio sismico». Il pensiero va anche alle maestranze impegnate sulle due autostrade che possono trascorrere un Natale più sereno senza la minaccia di restare senza stipendio. Gli addetti attualmente impegnati nei cantieri della A24 e A25 sono circa 700. Una infrastruttura progettata negli anni 50 che si è iniziata costruire nel 68 per essere poi completata nel 76. Nata dal sano dualismo tra Gaspari e Natali, che portò a fare diventare due le autostrade abruzzesi con il braccio L'Aquila-Teramo che andò ad aggiungersi alla Roma-Pescara, l'Autostrada dei parchi inizia a mostrare oggi tutti i segni dell'età.

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