L'AQUILA L'opposizione non farà sconti: o il bilancio sarà migliorato, accogliendo alcune proposte, o si procederà ad oltranza, con una pioggia di emendamenti. La maratona per l'approvazione del bilancio di previsione della Regione è entrata ieri nel vivo. Difficile stimare quando terminare. Siamo alle schermaglie iniziali: si è lavorato in commissione, ieri in aula si è discusso il Def, il Documento di Economia e Finanza 2018-2020 che disegna intenti, obiettivi e quadro generale. La battaglia vera sarà quella sul bilancio. Ieri mattina Forza Italia e Cinque Stelle hanno tenuto due conferenze stampa per attaccare l'atto. Mauro Febbo (Forza Italia), insieme al collega di partito Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio di Abruzzo Futuro, ha brandito energicamente «la tabellina» che sintetizza il bilancio: «Questo abbiamo, un foglietto, niente più», a sottolineare la scarsità di informazioni a disposizione. «È un bilancio non attendibile», «una manovra tirare a campare», «un clima da ultimo giorno di scuola», «siamo ai titoli di coda» hanno detto, tra le altre cose, gli esponenti del centrodestra. «La cosa molto grave ha spiegato Febbo - è che nel bilancio non vengono previsti i buchi. Il primo è quello relativo all'aumento della spesa sanitaria, quantificabile in 100 milioni. Il secondo è la delibera già approvata dalla Giunta, da noi criticata, che destina, giustamente, 50 milioni di euro alle province, ma togliendo risorse dal capitolo destinato al Masterplan per il sud, e segnatamente per la bonifica della discarica di Bussi a carico della Regione». «Noi chiediamo che non solo vengano garantiti i fondi alle province, ma vadano restituiti alla bonifica 50 milioni, dopo la bocciatura del progetto di bonifica della Edison». Gatti ha parlato di un bilancio «irricevibile e francamente analogo ai precedenti, un documento cioè senza rotta e dunque senza approdo». «L'Abruzzo non aggancia la ripresa economica ha detto Di Dalmazio - lo dicono i numeri. Il turismo manca di una programmazione, non ci sono risorse per le aree interne, la cultura, il sociale».
Simili i toni dei Cinque Stelle. «Non c'è nessuna programmazione, nessuna reale ricerca delle priorità per i cittadini abruzzesi e una mancanza di trasparenza che non consente la visione dei singoli capitoli di spesa» hanno tuonato i consiglieri Marcozzi, Mercante, Pettinari, Ranieri e Smargiassi. «In questi quasi 4 anni di governo la situazione sui bilanci continua a essere drammatica hanno detto -. Non sono stati trasmessi i bilanci di previsione 2018-2020 degli Enti Strumentali. E non sono stati ancora approvati in Consiglio i rendiconti 2013, 2014, 2015 e 2016, gli assestamenti per i bilanci 2014, 2015, 2016 e 2017 e il riaccertamento dei residui attivi e passivi dal 1 Gennaio 2015 al 31 Dicembre 2016. Una situazione insostenibile». Il Movimento ha presentato una serie di emendamenti di merito «volti a migliorare la qualità della vita degli abitanti di questa regione. Elemento, quello della qualità della vita, che purtroppo sembra essere prioritario solo per il M5S». Le proposte riguardano la ricerca, il lavoro, le imprese, ambiente, sanità e sociale, turismo e territorio e giustizia.