BOLOGNA - "Uno sciopero immotivato e irresponsabile a fronte di una disponibilità che è stata più volte ribadita a chiudere la trattativa sulla base di una proposta chiara e comunque distintiva".
Questo il commento rilasciato dalle cooperative di consumatori in occasione dello sciopero indetto dai sindacati per domani, venerdì 22 dicembre, anche in Abruzzo indetto congiuntamente dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e che secondo gli stessi sindacati coinvolgerà gli oltre 5 mila lavoratori della distribuzione moderna organizzata e della distribuzione cooperativa presenti in regione.
Si tratta dei lavoratori delle grandi catene distributive locali e nazionali - si legge in una nota dei sindacati - Magazzini Gabrielli, Auchan, Metro, Finiper, Obi, eccetera, unitamente a quelli del mondo Coop (Ipercoop), sono in attesa da quattro anni del contratto nazionale di lavoro vivendo una situazione di grave disagio e precarietà.
"Primaria missione della cooperazione di consumatori - si legge in una nota di Coop Alleanza 3.0 - è quella di salvaguardare la propria capacità competitiva garantendo a soci e clienti un adeguato servizio e tutelando così anche l’occupazione. Ed è è sulla base di questi presupposti che Coop si è seduta in più occasioni al tavolo della trattativa dichiarando fin dall’inizio la disponibilità a garantire a conclusione del contratto l’incremento retributivo di 85 euro mensili, proponendo di mantenere le norme sociali più avanzate rispetto ai diretti competitor in materia di trattamento economico di malattia e infortunio (conservando il posto di lavoro fino a completa guarigione clinica) e puntando a un rafforzamento del welfare sanitario a totale carico delle cooperative recuperando le risorse necessarie dalla normativa di contrasto all’assenteismo. Normativa è bene ricordare che in tema di trattativa i sindacati hanno concesso da anni alle altre sigle della grande distribuzione organizzata".
"Malgrado la chiarezza della proposta, si registra una fase di stallo aggravata ancora di più dallo sciopero preannunciato. Anche in questa particolare circostanza le cooperative confermano ancora una volta la volontà di rinnovare un contratto scaduto da 4 anni non arretrando ma viceversa salvaguardando la propria distintività sociale", conclude la nota.