L’AQUILA Prosegue, all’Emiciclo, la lunga maratona del Consiglio per l’approvazione del bilancio di previsione. Ieri l’assise ha approvato il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2014, che prevede l’adozione di un piano di rientro del disavanzo presunto al 31 dicembre 2014 della durata di venti anni per quote annuali costanti. Il disavanzo regionale, quantificato in 510 milioni di euro, verrà ripartito in quote annuali di circa 25,5 milioni, entro l’esercizio finanziario dell’anno 2034. All’esito della votazione ha votato contro il M5S mentre si sono astenuti Forza Italia, Abruzzo Fu- turo e Alternativa Popolare. Il Consiglio è stato poi sospeso nel pomeriggio per permettere di ordinare ed esaminare i 930 emendamenti presentati. Il centrodestra attacca ancora il documento, definendolo «di poco futuro». «La maggioranza – hanno detto i consiglieri di Forza Italia - porta all’approvazione un bilancio di previsione tiepido e con poco sapore non riuscendo a tracciare le strategie importati per il rilancio dell’economia del nostro Abruzzo. L’esecutivo regionale riesce a proporre un documento di previsione economico finanziario in cui le uniche linee politiche di sinistra, ma che invece nella realtà sono di destra, sono proprie quelle volute dal gruppo consiliare di Forza Italia e sostenute dalla nostra ferma volontà». «Ci riferiamo in modo particolare – dicono - all’inserimento di risorse per evitare ai cittadini e alle famiglie in difficoltà il pagamento del ticket per le prestazioni socio-sanitarie, il rifinanziamento ai piani di zona degli ambiti sociali e impedire che i Comuni possano so- spendere i servizi assistenziali rivolti ad anziani, disabili e minori. Anche se rimangono in piedi tutte le nostre perplessità sulla situazione dei bilanci delle aziende sanitarie». «Vorremmo capire – continuano i forzisti – le motivazioni per cui questa maggioranza non procede alla riduzione della pressione fiscale visto che nel precedente Documento di programmazione nel quale veniva indicata come data di inizio della riduzione della tassazione il 2018».