L'AQUILA Municipi, case Ater, chiese e scuole dell'Aquilano, del Teramano e del Pescarese. Una pioggia di fondi sta per arrivare su decine di piccoli Comuni ricadenti dentro e fuori il cratere sismico del 2016/2017. Ammonta infatti a oltre 160 milioni di euro lo stanziamento relativo agli edifici scolastici, di edilizia popolare e opere civili per la vita collettiva come municipi e ospedali, quelle strutture strategiche che devono essere efficienti e sicure sempre. Risorse decise dalla Commissione per la ricostruzione presieduta dalla commissaria straordinaria del terremoto in Centro Italia, Paola De Micheli, alla quale hanno partecipato i presidenti delle quattro regioni interessate (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) nelle vesti di vicecommissari. A illustrare il riparto dei fondi - che riguarda tutto l'Abruzzo con particolare rilevanza per l'Aquilano e il Teramano, i territorio più colpiti dagli ultimi sismi - è stato il presidente della Regione Luciano D'Alfonso. «La Regione Abruzzo ha provveduto a effettuare una completa ricognizione del fabbisogno abitativo del territorio dentro e fuori cratere», ha detto, «coinvolgendo tutti gli enti pubblici interessati e all'esito della definizione di questo quadro riassuntivo, la commissaria De Micheli ha deliberato lo stanziamento delle somme necessarie che verranno utilizzate per la realizzazione degli interventi di miglioramento sismico da operare sul territorio». I FONDI. Si tratta del quarto Piano stralcio delle opere pubbliche a essere finanziato in meno di un anno. Nello specifico, le risorse sono ripartite in questo modo: 46,2 milioni destinati a municipi e strutture pubbliche; 28,5 milioni destinati agli interventi nelle scuole (uno a Montorio al Vomano, 5 a Teramo, uno a Pizzoli) e 85,7 milioni all'edilizia residenziale pubblica nel suo complesso (la fetta più cospicua va all'Ater di Teramo, con 62,6 milioni), all'Aquila la più piccola con 936mila euro). Si evince come una fetta importante di risorse andrà all'edilizia popolare, coprendo - ha spiegato il presidente D'Alfonso - il fabbisogno finanziario per la ricostruzione delle case Ater di Teramo, dei Comuni del nuovo cratere sismico della provincia dell'Aquila e della parte pescarese che ha subìto danni. Risorse importanti quelle destinate - solo per fare qualche esempio - al Braga, alla sede comunale, alla prefettura e alla Provincia di Teramo. Risorse, poi, a Montereale, a Campotosto (che ha anche bisogno di una sede comunale), a Capitignano. «Mai si è visto un metodo così veloce per deliberare sia sul piano del Comitato strategico sia dal punto di vista dell'attività di supporto fatta dall'Ufficio per la ricostruzione», ha commentato D'Alfonso. Fondi anche per alcuni Comuni fuori cratere, come Penna Sant'Andrea, Notaresco, Basciano, Sant'Omero, Navelli, Miglianico, Pescosansonesco, Torre de' Passeri e Bolognano. LE OPPOSIZIONI. Critiche le opposizioni, con i consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo che parlano di «fanta-milioni». «A questo punto attendiamo di vedere l'apertura dei fanta-cantieri», scrivono. «In questi mesi abbiamo avuto contezza di quanto sia stato lento e poco efficiente sia il governo nazionale sia quello regionale nell'affrontare l'emergenza terremoto. Adesso», hanno aggiunto i consiglieri regionali, «attendiamo di vedere al più presto l'apertura dei cantieri altrimenti saremmo di fronte all'ennesimo fanta-annuncio». «Dalla risorsa finanziaria adesso dobbiamo far partire la procedura per la scelta del progettista», la risposta di D'Alfonso, «che deve fare il progetto e poi dobbiamo raccogliere i pareri: tutto si può definire in 90 giorni e poter partire con la gara. Al termine della quale c'è la consegna lavori per quanto concerne l'impresa».