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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
I sindacati Tua: «Disservizi sugli autobus e troppi tagli»

AVEZZANO Un incontro con tutti i rappresentanti della politica locale eletti in Regione al fine di discutere le problematiche che il trasporto su gomma sta attraversando in questi ultimi anni a causa dei continui tagli. Lo chiedono i rappresentanti sindacali aziendali della Tua spa del distretto di Avezzano. «Tagli che si traducono inevitabilmente in continui disservizi», spiegano Andrea Tucceri (Filt-Cgil), Mirko Zauri (Fit-Cisl), Flavio Leone (Ugl- trasporti), Stefano Allegritti (Uilt-Uil Trasporti), Edoardo Carducci (Faisa-Cisal), «nei confronti di un'utenza sempre più stremata dalle continue rotture dei mezzi o dai viaggi con autobus obsoleti e fatiscenti. Le officine soffrono da molti anni di una cronica carenza di personale specializzato e delle necessarie apparecchiature utili alla riparazione ed alla manutenzione dei numerosi mezzi, il tutto unito alla mancanza dei necessari investimenti per la sostituzione degli autobus ormai datati. Investimenti che erano stati promessi molti mesi fa, a maggio 2017, dal governo regionale attraverso la sottoscrizione di un accordo con le segreterie regionali dei sindacati per circa 20 milioni di euro ai quali si dovevano aggiungere altre risorse provenienti dallo Stato, ma che a tutt'oggi non sono ancora state assegnate. I pendolari continuano a denunciare, sia in direzione che agli organi di stampa, una situazione oramai non più sopportabile. Ma nulla sembra cambiare».Le organizzazioni sindacali, a più riprese, hanno dichiarato stati di agitazioni e scioperi, per sollecitare sia la direzione aziendale che la politica. Secondo i sindacati, la linea Avezzano-L'Aquila, frequentata giornalmente da molte migliaia di passeggeri pendolari, che assicurano alle casse aziendali ingenti introiti, tali da considerarsi tra le linee più produttive di quelle dell'intero Abruzzo, proprio in questi ultimi mesi «è fortemente a rischio, a causa della mancanza della legge sui Servizi minimi che ha permesso l'intrusione di privati».

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