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Pescara, 24/07/2024
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Data: 27/12/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso le elezioni - Elezioni, si lavora alle liste il caso Teramo scuote Fi. Previsioni negative per il Pd

PESCARA Qualcuno non si è distratto neanche per addentare il panettone. Troppo vicine le elezioni politiche per non concentrarsi sulla composizione delle liste di Camera e Senato. Questione delicatissima a causa della nuova legge elettorale che attribuisce il 64% dei seggi con il metodo proporzionale, trasformando in un ring il confronto nei collegi uninominali. Così, anche all'interno degli stessi partiti la tensione sale. In casa di Forza Italia il coordinatore regionale, Nazario Pagano, ha convocato iscritti e simpatizzanti all'Hotel Villa Santa Maria prima di Natale per una grande convention di partito. Anche qui ci sono da tenere a freno le fibrillazioni causate dalla vicenda di Teramo, con il sindaco Brucchi mandato a casa dal fuoco amico e quelle storiche di Chieti, dove la tregua tra Pagano e il deputato Fabrizio Di Stefano non è stata seguita da quella tra Mauro Febbo e il sindaco Umberto Di Primio. Poi c'è la Lega di Matteo Salvini, che in Abruzzo cresce facendo pesare all'alleato la vittoria in rimonta delle amministrative dell'Aquila, mentre si attende ancora il disgelo dei rapporti tra lo stesso Salvini e Berlusconi per capire come, e con quali prospettive, si affronteranno insieme le urne. Tutte cose che avranno il loro peso nella composizione delle liste. Tensione palpabile anche nel Pd. Il coordinatore regionale, Marco Rapino, ha scritto ai quattro segretari provinciali chiedendo di avviare subito le consultazioni: una rosa di candidate e candidati da sottoporre al partito entro il 30 gennaio. Qui l'elemento diviso, manco a dirlo, è Luciano D'Alfonso: tanti amici ma anche tanto ostracismo fuori dal cerchio dei fedelissimi. Il governatore è chiamato soprattutto a fronteggiare le aspirazioni degli uscenti, in un quadro politico decisamente mutato rispetto alle elezioni del 2013 e alle regionali del 2014, con il Pd di Matteo Renzi dato in forte ribasso nei sondaggi. Anche con il governo amico, quello in scadenza, è finita la stagione degli abbracci. Sembra che il no della Regione alla centrale Snam di Sulmona abbia mandato su tutte le furie il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, minando, almeno per il momento, le ambizioni romane dello stesso D'Alfonso. In casa del M5S Sara Marcozzi spiega: «Né io, né i miei colleghi consiglieri regionali ci candideremo alle prossime elezioni politiche, per il semplice fatto che le poche e chiare regole del M5S ce lo impediscono».

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